Metalmeccanici di nuovo in agitazione. Da ieri e per l’intero mese ci saranno scioperi ed assemblee. I tre sindacati dei metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm Nazionali sono tornati alla linea dura tra le motivazioni lo sblocco dei licenziamenti voluto dal governo Draghi e dalla Confindustria.
Scioperi contro i licenziamenti
Per i sindacati di categoria nei giorni scorsi alcune aziende e multinazionali come Gkn, Whirlpool, Gianetti Ruote e altre ancora, hanno avviato le procedure per il licenziamento di centinaia e centinaia di lavoratori.
“Si tratta di decisioni inaccettabili”, fanno sapere Fim, Fiom e Uilm, “che colpiscono l’insieme del mondo del lavoro, che vanno contrastate con fermezza da tutti i metalmeccanici per difendere l’occupazione, il reddito dei lavoratori, impedire la riduzione della capacità industriale del paese, evitare che altre aziende seguano questi negativi esempi e rivendicare allo stesso tempo investimenti e politiche industriali in tutto il territorio nazionale”.
Le ingenti risorse pubbliche messe a disposizione dalla comunità europea sul Piano nazionale di Rinascita, vanno utilizzate per innovare il sistema produttivo del paese, realizzare la transizione ecologica e digitale, dare soluzioni alle tante crisi aperte, creare nuova e stabile occupazione. “Per fare questo”, osservano i sindacati dei metalmeccanici, “per accompagnare questo processo, occorre riformare gli ammortizzatori sociali, renderli universali, ma anche vincolare le ingenti risorse pubbliche destinate alle imprese a precisi vincoli sociali a partire dalla difesa dell’occupazione, al superamento della precarietà lavorativa, alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Confindustria rispetti i patti
Per tutte queste ragioni Fim, Fiom e Uilm hanno avviato la campagna di mobilitazione per chiedere al Governo di intervenire presso la Confindustria per “bloccare i licenziamenti, rispettare l’avviso comune sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali sottoscritto con Cgil Cisl e Uil”, ricordano i sindacati, “dare soluzioni alle crisi aperte, aprire con il sindacato tavoli di confronto nei principali settori industriali a partire dall’automotive, dalla siderurgia, dall’elettrodomestico”.
Le due ore di sciopero saranno effettuate con assemblee in tutti i luoghi di lavoro a partire da lunedì 19 luglio prossimo e fino a fine mese.> Per i sindacati di categoria nei giorni scorsi alcune aziende e multinazionali come Gkn, Whirlpool, Gianetti Ruote e altre ancora, hanno avviato le procedure per il licenziamento di centinaia e centinaia di lavoratori.
“Si tratta di decisioni inaccettabili”, fanno sapere Fim, Fiom e Uilm, “che colpiscono l’insieme del mondo del lavoro, che vanno contrastate con fermezza da tutti i metalmeccanici per difendere l’occupazione, il reddito dei lavoratori, impedire la riduzione della capacità industriale del paese, evitare che altre aziende seguano questi negativi esempi e rivendicare allo stesso tempo investimenti e politiche industriali in tutto il territorio nazionale”.