lunedì, 18 Novembre, 2024
Società

Nasce la “Carta dei diritti dell’anziano”. Assistenza e tutele giuridiche sul modello europeo

Anche l’Italia pronta a tutelare con maggiore attenzione sanitaria e giuridica le persone anziane, non auto sufficienti, che hanno bisogno di cure e di sostegno particolare. Il sistema che si prenderà a modello è il lavoro svolto a livello europeo dall’AGE Platform Europe, che ha portato alla realizzazione della “Carta Europea dei diritti e delle responsabilità delle persone anziane che hanno bisogno di cure a lungo termine”. In Italia è stato reso noto il nuovo Rapporto del Gruppo di Lavoro dell’Istituto Superiore di Sanità “Bioetica Covid-19”, titolato: “Assistenza sociosanitaria residenziale agli anziani non autosufficienti: profili bioetici e biogiuridici”, testo che va ad ampliare la collana dei Rapporti Covid dell’Iss che conta 69 titoli, di cui sei pubblicati nel 2021. Il Gruppo di Lavoro è coordinato da Carlo Petrini (Direttore dell’Unità di Bioetica e Presidente del Comitato Etico dell’ISS) e include esperti, interni e esterni all’Istituto superiore della sanità che coprono molteplici aree disciplinari oltre la bioetica: sanità pubblica, epidemiologia, medicina clinica, giurisprudenza, biogiuridica, scienze infermieristiche, filosofia, pediatria, cure palliative, e altre.

 

Tutelare tutte le persone

“L’epidemia da Covid-19”, commenta in una nota l’Istituto superiore della sanità, “ha mostrato come siano i soggetti più vulnerabili a essere colpiti maggiormente dalla mancanza di risorse materiali e organizzative durante una crisi. Piani di preparazione generali non possono prescindere dall’individuazione di strumenti e strategie adeguate a garantire la tutela di tutti gli individui, compresi quelli in condizione di non autosufficienza, seppure nella temporanea contingenza di un’eventuale compressione e limitazione dei diritti generata dalle circostanze emergenziali”. “Il rapporto”, spiega ancora l’Iss, “cercherà di fornire alcune indicazioni affinché la persona e le sue necessità siano poste sempre al centro del processo di cura e sia riservata la giusta attenzione alla valorizzazione della sua autonomia o autonomia residua e indipendenza”. Nel documento viene proposta una Carta dei diritti dell’anziano a modello della “Carta Europea dei diritti e delle responsabilità delle persone anziane”. Un paragrafo specifico è dedicato all’analisi delle principali criticità che le Residenze sanitarie assistenziali, hanno dovuto fronteggiare nel contesto della pandemia da SARS-CoV2, sottolineando come la tutela dei diritti e la cura delle persone debbano essere garantite in questi “luoghi di vita” anche durante uno stato di emergenza, in maniera il più possibile trasparente.

 

Ripensare la prossimità della società alla terza età

“I punti di riflessione proposti nel documento”, scrive ancora l’Istituto, “non hanno la pretesa di essere esaustivi rispetto alla complessità del tema assistenziale nei confronti di una popolazione caratterizzata da una grande rivoluzione demografica. Come è stato sottolineato, a livello globale è viva: l’urgenza di una nuova attenzione alle persone anziane”.
A partire dai lavori della Commissione per la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana istituita dal Ministero della Salute, la sinergia istituzionale sul tema dovrà essere ampia affinché sia “ripensata globalmente la prossimità della società verso gli anziani”. Il documento è suddiviso in più parti, che vanno dalle problematiche sanitarie a quelle giuridiche collegate all’assistenza. Tematiche che oscillano tra i diritti dell’anziano e quelle di bioetica clinica riferibili al contesto dell’assistenza medica e infermieristica nelle strutture sanitarie residenziali. Sia le “questioni etiche quotidiane” come il rispetto dell’autonomia, il consenso informato, l’uso di contenzione fisica e farmacologica, la gestione del dolore, la comunicazione con i familiari, sia le “grandi questioni etiche” come le decisioni sul fine vita, “assumono notevole rilevanza nel quadro generale della tutela del bene e dei diritti dei residenti”.

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