sabato, 16 Novembre, 2024
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Coronavirus, Gelmini: “Nuove misure molto dure, ma necessarie per uscirne”

“Purtroppo l’Rt ha superato l’1 in tutto il Paese, venerdì abbiamo contato 27 mila nuovi contagi e quasi 400 morti. Senza misure cosi’ rigorose, fra due settimane ci saremmo ritrovati con 40 mila casi al giorno e il doppio delle vittime. Il governo non ha potuto fare altro che prendere atto, con rapidità, del drammatico impatto delle varanti”.

Lo dice la ministra degli Affari regionali Mariastella Gelmini in un’intervista al Corriere della Sera. Con l’arrivo di Draghi e’ sembrato cambiare anche l’atteggiamento “aperturista” della destra.

“Avremmo preferito certamente parlare di riaperture e ci toglie il sonno aver dovuto sospendere le lezioni in presenza per moltissimi ragazzi, ma mi sentirei in imbarazzo a dire che va tutto bene, quando da inizio anno abbiamo avuto oltre 25 mila morti – spiega Gelmini – Oggi però abbiamo una forza in più, i vaccini. Quando siamo arrivati se ne facevano 80 mila al giorno, nella scorsa settimana si e’ superata quota 200 mila e mediamente siamo passati a 170 mila al giorno…. Stavolta le chiusure servono a rendere possibile la ripartenza del Paese, perché abbiamo un vero piano vaccinale e la prossima settimana approveremo il decreto Sostegni”.

Circa la possibilita’ che esploda la rabbia sociale, dice Gelmini:
“I 32 miliardi che abbiamo a disposizione li dobbiamo utilizzare al meglio. Mai, nei vari decreti economici del governo Conte, erano stati stanziati 12 miliardi per i lavoratori autonomi e per le piccole e medie imprese, che pagano un prezzo altissimo alla crisi. L’annuncio di Draghi di un nuovo scostamento di bilancio, che fa seguito al pressing del centrodestra, dimostra che questo governo si preoccupa di far uscire tutto il Paese dalla crisi e non solo di garantire chi è già tutelato”.

Gelmini parla anche delle paure intorno al vaccino AstraZeneca.
“Quello che ci preoccupa e’ che si e’ creata una situazione di diffidenza sul vaccino AstraZeneca, ma dobbiamo affidarci alla scienza, che lo ritiene sicuro ed efficace, e alle affermazioni dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa, ndr) e dell’Ema. Bisogna continuare a usarlo. E sì, io lo farei”.

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