I volontari dell’associazione Plastic Free onlus, il cui referente per il Veneto è Riccardo Mancin, hanno organizzato una riunione on line. Dall’incontro è emerso che le amministrazioni del Polesine stanno valutando che vogliono dare il loro supporto per le attività che Plastic Free sta facendo, cioè la raccolta di rifiuti in vari punti del territorio. “Sono disponibili a darci il loro appoggio alle nostre iniziative di pulizie ambientali. Il problema è che tutto quello che recuperiamo è considerato materiale secco indifferenziato – dice Mancin -. È un materiale che nel corso di un paio di pulizie all’anno non crea problemi.
Se invece s’è esigenza di fare più volte pulizie, la quantità di rifiuti diventano montagne che incidono sui parametri delle raccolte differenziate comunali. Sappiamo bene che i Comuni devono rientrare a dei parametri di differenziata, quindi quello che recuperiamo noi di materiale secco, nelle spiagge, e lungo gli argini dei fiumi, va a sballare questi parametri”.
Mancin spiega, che, alla luce di questa questione, Ecoambiente dice che ci sono dei costi di smaltimento dei rifiuti secchi, e che, i Comuni, sono costretti a chiederli alla collettività. “I nostri Comuni, che si trovano alla fine dei corsi fluviali come il Po e l’Adige, non è giusto che si trovino a sopportare i costi di questi rifiuti che per l’80% arrivano da altre Provincie e anche da altre Regioni – continua -. Il senso del nostro incontro è mettere sotto i riflettori il problema. Il referente dell’Alto Polesine, Paolo Monesi, sta dialogando con alcuni sindaci del suo territorio per portare il problema al consiglio del bacino del Po. Il problema riguarda tutti i Comuni che si trovano alle sponde del Po e alla foce. Quindi dell’Alto, Medio e Basso Polesine.
Ad esempio se un cittadino di una città del Piemonte o della Lombardia getta nel Po una bottiglia, alla fine la troviamo noi ed inquina il nostro territorio, il nostro ambiente. Visto che il Po attraversa le città più industrializzate e tanti Comuni della Pianura Padana, il nostro messaggio che è ci dovrebbe essere una ripartizione dei costi diversa. Il problema del costoso smaltimento dei rifiuti va trattato nei tavoli che contano perché ormai c’è una situazione veramente intollerabile dei rifiuti e si deve affrontare e risolvere. Altrimenti tra qualche anno saremo sommersi nelle spiagge e in tutto il nostro territorio”.