Sul palco del Teatro India dal 28 ottobre al 1° novembre Elvira Frosini e Daniele Timpanoportano in scena un’indagine sul concetto di “rivoluzione” firmando drammaturgia e regia di OTTANTANOVE, prodotto da Teatro Metastasio di Prato (con repliche dal 4 all’8 novembre) in collaborazione con Kataklisma teatro e in corealizzazione con Teatro di Roma – Teatro Nazionale e Romaeuropa Festival. In una tensione continua tra passato e presente, storia francese e storia italiana, modernità e postmodernità si sovrappongono sul palcoscenico in un percorso volto a mettere in crisi le nostre vite “democratiche”: «una rivoluzione è ancora possibile? E in che modo? Oppure si tratta di una cosa vecchia, novecentesca, conclusasi in un altro tempo e in un’altra Storia?»
1789. La Rivoluzione Francese tocca e cambia tutta l’Europa fondando il mondo in cui viviamo. Ma cosa ne rimane 230 anni dopo? Ottantanovenon vuole raccontare una storia, o la Storia, ma immergersi nei materiali culturali che hanno prodotto quel mito fondativo e in tutto ciò che questo ha prodotto a sua volta. Elvira Frosini e Daniele Timpano, affiancati in scena da Marco Cavalcoli, attraverso una sapiente ironia e una scrittura affilata, scavano mirando a smascherare l’apparato culturale occidentale con tutti i suoi simboli e le sue retoriche, interrogandosi sull’attuale crisi dellaDemocrazia vista in rapporto con un altro ‘89, il 1989 – una ulteriore fase che apre un’epoca – oggi che il concetto stesso di rivoluzione sembra aver perso concretezza.
«Il nostro è uno sguardo da italiani, da cuginetti d’oltralpe, lo sguardo dei parenti poveri, meno evoluti, da liberare e civilizzare – commentano Frosini/Timpano – La Rivoluzione francese non l’abbiamo fatta noi. Anzi. L’abbiamo in parte subita. La Rivoluzione si intreccia con la nostra storia e con l’avvio del nostro stesso mito fondativo, il Risorgimento: il tricolore italiano nasce il 7 gennaio del 1797 in piena Repubblica Cispadana controllata dai francesi. Ma il nostro è anche uno sguardo da europei occidentali, perché nonostante tutto siamo gli eredi della Rivoluzione. Le nostre democrazie, l’Europa di oggi, tutto il mondo in cui viviamo è stato fondato allora. L’Europa è un’7entità contraddittoria, in evidente crisi politica e democratica, ma che continua a proclamare come suoi fondamenti identitari i diritti civili, la sovranità popolare, la cittadinanza, le libertà di stampa, riunione, culto, associazione, la democrazia. Concetti nati durante la Rivoluzione e in essa già traditi, ancora oggi sbandierati e utilizzati in qualunque discorso pubblico europeo, nonostante suonino ormai svuotati di senso, di sostanza, come gusci vuoti lasciati sulla spiaggia. Cose nate allora la cui carcassa ci ritroviamo oggi tra i piedi, ma svuotata di ogni contenuto, come le mummie imbalsamate degli egizi, con tutti gli organi chiusi in un vaso canopo – la milza, gli intestini, il cuore, il fegato – e la vuota forma del corpo glorioso che fu, tuttora affascinante e persistente come un deodorante, ormai definitivamente morta. Che fine ha fatto, non diciamo la vita, ma almeno il canopo?».
Venerdì 30 e sabato 31 ottobre arricchisce la proposta culturale dello spettacolo il “podcast radiofonico di incontri dal vivo” FIANCHEGGIANDOTTANTANOVE materiali giacobini e controrivoluzionari tra musica e letteratura, due incontri al Teatro India organizzati come una trasmissione radiofonica aperta al pubblico, che confluiranno poi in un podcast. I due appuntamenti, della durata di un’ora e mezza ciascuno (dalle 18:00 alle 19:30), attraverseranno una selezione di frammenti significativi dal vasto materiale letterario e musicale nel quale Daniele Timpano ed Elvira Frosini si sono immersi durante il lavoro di preparazione per lo spettacolo Ottantanove: le letture dal vivo con Letture rivoluzionarie / controrivoluzionarie (30 ottobre) e gli ascolti dal vivo con Musica e Rivoluzione (31 ottobre). Il commento dei materiali sarà affidato a esperti e studiosi come Barbara Innocenti, traduttori come Beppe Navello, musicologi come Ennio Speranza. A metà tra la lezione e la conversazione, i podcast FIANCHEGGIANDOTTANTANOVE ci faranno affondare le mani nei materiali ispirati alla rivoluzione, che l’hanno preceduta o che sono stati prodotti sull’onda lunga del giacobinismo e della spinta reazionaria. Gli incontri sono ad ingresso libero su prenotazione.
(Lo_Speciale)