
Un trofeo storico, un evento planetario, una sfida sportiva di livello assoluto. Ma, soprattutto, un’occasione politica, simbolica e strategica per rimettere il Sud Italia al centro dello sviluppo nazionale. Così Giorgia Meloni ha presentato, a Roma, i trofei della Louis Vuitton Cup e della America’s Cup, che nel 2027 si disputerà per la prima volta a Napoli. Un appuntamento di portata internazionale che, nelle parole del Presidente del Consiglio, si trasforma in una dichiarazione d’intenti: “Celebriamo il Sud, perché è la locomotiva dell’Italia”. Un’affermazione che rompe con decenni di narrazione su un Mezzogiorno marginale o arretrato, e che punta a sovvertire uno stereotipo ancora troppo radicato: “Scommettere sul Sud vuol dire riconoscerne il valore, le energie, il potenziale. Con l’America’s Cup, vogliamo dare visibilità internazionale a un territorio meraviglioso e strategico per l’intera Nazione”, le parole del Primo Ministro.
La scelta di Napoli come sede dell’edizione 2027 della regata velica più antica e prestigiosa del mondo non è solo un premio alla bellezza e alla tradizione marinara della città. È, secondo Palazzo Chigi, un acceleratore di sviluppo per un’intera area urbana e metropolitana.
Il mare come futuro

“Insieme a questo evento”, ha proseguito il Premier, “porteremo avanti un importante piano di riqualificazione e rigenerazione urbana per l’area di Bagnoli, trasformandola in un moderno polo turistico, balneare e commerciale. Un progetto atteso da decenni, che l’America’s Cup può rendere finalmente concreto e irreversibile”. Bagnoli, simbolo per anni dell’industrializzazione prima, dell’abbandono poi, si candida così a diventare laboratorio di un nuovo modello di crescita sostenibile: “L’Italia ha bisogno di ricucire le sue fratture territoriali e questa è una grande occasione per farlo partendo da una delle sue città più iconiche”.
Non è solo sport. È anche economia e geopolitica. L’Italia, ha ricordato il Premier, ha nel mare una parte fondamentale della sua identità e della sua forza: “Il mare è storia, cultura, identità. Ma anche confine, orizzonte e risorsa strategica. Siamo leader nella cantieristica, nella nautica, nella crocieristica. E non è un caso che per la prima volta questo governo abbia istituito un ministero del Mare”.
Simbolo di competizione
In questa visione, l’America’s Cup diventa un evento-vetrina per il “sistema Italia”. Un’occasione per mostrare il meglio dell’innovazione ingegneristica, della manifattura di alta qualità, delle tecnologie green e delle capacità organizzative del Paese. “Accoglieremo questa sfida da italiani, con orgoglio, determinazione e spirito di squadra. Trasformeremo questa esperienza in un successo memorabile”. Presentando i trofei a Roma, Meloni ha parlato con entusiasmo dell’America’s Cup come “il trofeo velico più antico, famoso e prestigioso del mondo. Un simbolo globale di passione sportiva, eccellenza, avanguardia”. Ringraziando chi ha reso possibile l’assegnazione dell’evento all’Italia, ha sottolineato come “la sintesi tra tradizione e futuro sia ciò che rende questa competizione unica”.
“Abbiamo una grande occasione. Facciamo squadra e vinciamo questa sfida”, ha concluso Meloni (che ha colto anche l’occasione per complimentarsi con il Napoli Calcio per la vittoria dello scudetto). Come in regata, serviranno strategia, vento favorevole, e una rotta ben tracciata. Ma il timone è ormai puntato sul futuro. E sul Sud.
Il Sud al centro dell’agenda internazionale
Il Sud, nelle ultime settimane, è diventato un asse portante della politica estera italiana. Lo dimostrano anche i recenti incontri internazionali di Meloni, che incrociano l’azione mediterranea con quella africana. A Palazzo Chigi Meloni ha ricevuto il Primo Ministro etiope Abiy Ahmed Ali, ribadendo l’importanza del Piano Mattei per l’Africa, mentre al telefono con il Premier giapponese Shigeru Ishiba ha parlato di Expo Osaka e cooperazione sull’Indo-Pacifico.
Il messaggio del governo
Non c’è solo l’entusiasmo sportivo nella narrazione del Presidente del Consiglio. La regata è anche un segno politico, parte di un’azione di governo che vuole unire rigenerazione urbana, coesione territoriale, rilancio del turismo e attrazione di investimenti. Un’operazione che si inserisce in un momento in cui l’esecutivo cerca di rafforzare la propria identità anche attraverso grandi eventi e infrastrutture. In parallelo, infatti, il Premier rilancia anche il messaggio di legalità e ordine pubblico attraverso i primi risultati del Decreto Sicurezza: “Sono stati eseguiti i primi sgomberi immediati di immobili occupati abusivamente. Un risultato concreto, per tutelare i più deboli e difendere la proprietà privata”.