Con il forte ridimensionamento dei bonus edilizi scenderà drasticamente la domanda di ristrutturazioni. È il tema che preoccupa la Confederazione nazionale degli artigiani che vede una svolta positiva, considerandole “un passo in avanti” le due proposte di legge in discussione alla Camera che hanno l’obiettivo di introdurre misure per rafforzare l’edilizia residenziale pubblica e sociale.
Visione di lungo periodo
Nell’Audizione alla Camera, insieme alle altre Confederazioni dell’artigianato, Cna ha sottolineato che “entrambe le proposte di legge rappresentano un passo avanti nel rafforzamento delle politiche abitative”, evidenzia la Confederazione, “ma è necessario un lavoro di sintesi per integrare gli strumenti previsti da entrambe e renderli più efficaci”. La Confederazione preme affinché le proposte e le decisioni che saranno prese dovranno avere una gittata lunga e non episodica e frammentaria dal momento che il comparto edile ha bisogno di certezze. “Chiediamo pertanto che venga adottata una visione di lungo periodo, garantendo stabilità normativa e un utilizzo efficace delle risorse disponibili, evitando il rischio di frammentazione delle misure tra diverse iniziative”.
Un quadro normativo chiaro
Altro nodo sollevato dalla Confederazione è quello di spingere il Governo a porre attenzione al riordino delle norme e leggi che vincolano l’edilizia. La Confederazione nazionale degli artigiani infatti auspica che il dibattito “su queste proposte possa rappresentare un’opportunità per avviare un riordino complessivo del sistema degli incentivi fiscali in edilizia, creando un quadro normativo chiaro, stabile e coerente con gli obiettivi di sostenibilità e inclusione sociale”.
Serve una visione strategica
Lo scenario dell’edilizia secondo la Cna e le altre Confederazioni subirà una contrazione per questo diventa necessaria una “visione strategica” per il futuro. “Oggi, più che mai, il comparto dell’edilizia vive una fase delicata. Il forte ridimensionamento dei bonus edilizi ridurrà drasticamente la domanda di ristrutturazioni nel mercato privato, e il buon andamento degli investimenti pubblici rischia di non essere sufficiente per scongiurare in ogni caso un ridimensionamento del settore”, osserva e conclude la Confederazione, “per questo, Cna ritiene che anche le misure di rilancio dell’edilizia residenziale pubblica con un supporto mirato e una visione strategica ben definita possano costituire strumenti essenziali per rispondere alle esigenze abitative del Paese e al tempo stesso dare maggiore stabilità alle imprese della filiera delle costruzioni”.