E’ salito a 16, con molte persone ancora disperse, il numero delle vittime delle piogge torrenziali che si sono abbattute, sabato, su Bahía Blanca e le zone limitrofe, una città portuale nel sud della provincia di Buenos Aires, dove in poche ore è caduta una quantità di pioggia equivalente a quella di un anno intero. L’Argentina ha proclamato tre giorni di lutto nazionale. La tragedia ha scosso profondamente il Paese, in particolare per la morte di due bambine di 1 e 5 anni. Il ministro della Sicurezza provinciale, Javier Alonso, ha confermato che le sorelle, nel tentativo di mettersi in salvo con la madre, si erano rifugiate sul tetto di un furgone, ma un’onda le ha travolte. Il sindaco di Bahía Blanca, Federico Susbielles, ha dichiarato in una conferenza stampa che i danni infrastrutturali causati dalle inondazioni ammontano a 400 milioni di dollari. La tempesta ha lasciato molte aree costiere senza elettricità, con le autorità costrette a sospendere l’erogazione per via delle strade inondate. Il presidente argentino, Javier Milei, ha annunciato lo stanziamento di 10 miliardi di pesos (circa 16 milioni di dollari) per la ricostruzione d’emergenza. Anche Lionel Messi, icona del calcio argentino, ha mostrato la sua vicinanza alle famiglie colpite, scrivendo su Instagram: “Tanta forza a tutti coloro che stanno vivendo questi momenti difficili”. Andrea Dufourg, esperto ambientale, ha evidenziato che questo evento estremo è un segnale tangibile del cambiamento climatico. “Purtroppo, fenomeni simili si ripeteranno. Dobbiamo prepararci, educare la popolazione e sviluppare sistemi di allerta precoce efficaci”, ha affermato. Bahía Blanca ha già vissuto disastri meteorologici in passato, come la tempesta del dicembre 2013, che provocò 13 morti, il crollo di abitazioni e danni infrastrutturali rilevanti.
