lunedì, 10 Marzo, 2025
Esteri

Hamas elenca 25 ostaggi vivi su 33 da liberare. Idf permette il rientro a Gaza Nord

Otto ostaggi sono morti, 6 liberi sabato. Il piano Trump per “ripulire” Gaza indigna i Paesi arabi. Netanyahu in Usa la prossima settimana. Idf spara in Libano, 24 morti.

Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majid Al-Ansari, ha annunciato che Hamas e Israele hanno raggiunto un’intesa dopo lo stallo riguardante la liberazione di Arbel Yehud. Hamas la libererà insieme ad altri due ostaggi prima di venerdì, e poi altri tre ostaggi sabato, come già previsto dall’accordo di tregua. In cambio, Israele permetterà ai profughi palestinesi di tornare nel nord della Striscia di Gaza e scarcererà altri 30 ostaggi palestinesi. Hamas inoltre ha finalmente consegnato la lista degli ostaggi da liberare: solo 25 sono vivi, dei 33 che dovevano essere rilasciati nella prima fase dell’accordo. Ottantasette dei 251 ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre si trovano ancora a Gaza, compresi i corpi di almeno 34 morti confermati dall’Idf. Hamas detiene anche due civili israeliani entrati nella Striscia nel 2014 e nel 2015, oltre al corpo di un soldato dell’Idf ucciso nel 2014. Il corpo di un altro soldato israeliano, ucciso anch’esso nel 2014, è stato recuperato a Gaza questo mese. Sette ostaggi sono già stati rilasciati.

iniziato il rientro degli sfollati a Gaza nord

Appena si è saputo che Israele consente il rientro dei palestinesi per la prima volta dopo 15 mesi di guerra, migliaia di sfollati si sono diretti verso Gaza nord attraverso il corridoio Netzarim. Il Ministero degli Interni della Striscia lo conferma: “Il passaggio dei palestinesi sfollati è iniziato lungo la strada Al-Rashid attraverso la parte occidentale del checkpoint di Netzarim verso Gaza City e la parte settentrionale” della Striscia di Gaza, ha detto un funzionario del ministero all’agenzia di stampa Afp.

“Il ritorno degli sfollati è una vittoria per il nostro popolo e segnala il fallimento e la sconfitta dei piani di occupazione e sfollamento”, ha affermato Hamas. La Jihad islamica l’ha definita una “risposta a tutti coloro che sognano di sfollare il nostro popolo”. Per il politico di estrema destra Israeliani Itamar Ben Gvir si tratta di “un’altra parte umiliante” dell’ “incosciente” accordo di cessate il fuoco. “Non è questa la vittoria totale, è questa la resa totale”, scrive su X l’ex ministro, che si è dimesso dal governo in opposizione all’accordo: “Dobbiamo tornare in guerra e distruggere!”

Lega araba contro “pulizia” di Gaza – il forum a Roma

La Lega Araba ha messo in guardia contro i “tentativi di sradicare i palestinesi dalla loro terra” dopo che il presidente statunitense Donald Trump ha suggerito di “ripulire” la Striscia di Gaza e di trasferire la sua popolazione in Egitto e Giordania. “Lo spostamento e l’espulsione forzata di persone dalla loro terra non possono essere descritti come qualcosa di diverso dalla pulizia etnica”, ha dichiarato il segretariato generale dell’organizzazione Ahmed Aboul Gheit. “La lega sostiene fermamente e per principio le posizioni egiziane e giordane che respingono le idee in circolazione riguardanti il trasferimento dei palestinesi”. La dichiarazione è stata rilasciata dal segretario generale al suo arrivo a Roma in occasione del Forum economico arabo-italiano (Arab Italian Business Forum o Aibf25). Aboul Gheit ha aggiunto che “la posizione araba non scende a compromessi” e ha concluso: “Le proposte, vecchie e rinnovate, di spostare i proprietari della terra dalle loro terre sono respinte e inutili da discutere”.

Netanyahu da Trump la prossima settimana

Dall’altra parte, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha in programma di incontrare la prossima settimanail presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla Casa Bianca. Ancora non è stabilita la data esatta dell’incontro, ma funzionari israeliani e americani hanno affermato che il piano attuale prevede che Netanyahu arrivi il 3 febbraio e riparta il 5 febbraio.La visita sarebbe la prima di un leader straniero a Washington da quando Trump è rientrato in carica la scorsa settimana.

Libano, 24 persone uccise dall’ Idf

In Libano intanto il ministero della salute di Beirut ha reso notoche in tutto 24 persone, tra cui sei donne, sono state uccise dagli spari dell’ Idf sui profughi ieri nel sud del paese. I feriti sono 134, tra cui due adulti e un bambino gravemente.

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