giovedì, 28 Novembre, 2024
Esteri

Libano, la tregua è in vigore. Biden: “Piano di pace anche a Gaza”

Cessate il fuoco dalle 4 ora locale. Meloni: "Punto di partenza e non di arrivo". L'esercito libanese rafforza le sue posizioni a sud. Hamas: "Pronti a una tregua a Gaza"

È entrato in vigore alle 4 del mattino ora locale, il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah mediato dagli Stati Uniti. Subito le persone a Beirut sono scese in strada a festeggiare. L’esercito israeliano rimane per il momento ancora schierato nel Sud del paese: un portavoce militare israeliano, in un post in lingua araba pubblicato nella prima mezz’ora del cessate il fuoco, ha avvertito i residenti evacuati dal sud del Libano di non tornare a casa. Anche migliaia di truppe libanesi e di forze di pace dell’Onu, le truppe Unifil, si dispiegheranno nel sud del Paese e un gruppo internazionale guidato dagli Stati Uniti controllerà il rispetto dei confini.

Le ostilità tra Israele e Hezbollah hanno costretto oltre 1,2 milioni di libanesi e 50.000 israeliani ad abbandonare le loro case. Un’intensa campagna di bombardamenti da parte di Israele ha ucciso oltre 3.700 persone, per lo più civili, secondo le autorità libanesi. L’accordo potrebbe significativamente calmare i combattimenti in Libano, ma ha poche implicazioni dirette per lo sterminio in corso a Gaza.

Cosa si sa dell’accordo di tregua

L’accordo in 13 punti prevede una sospensione di 60 giorni dei combattimenti che vedrebbe le truppe israeliane ritirarsi dalla loro parte del confine entro 60 giorni, mentre Hezbollah dovrebbe porre fine alla sua presenza armata in un’ampia fascia del Libano meridionale, responsabilità di cui si incaricano le forze armate di Beirut con l’invio di 10mila soldati libanesi nella zona il prima possibile, sotto la guida di Stati Uniti e Francia. Gran parte del testo riguarda il funzionamento di un meccanismo tripartito istituito dalla forza di osservazione internazionale Unifil, dagli Stati Uniti e dalla Francia per gestire l’applicazione e le violazioni del trattato.

Un ultimo punto include una richiesta da parte di Gerusalemme e Beirut affinché gli Stati Uniti e l’Onu aiutino a “facilitare i negoziati indiretti tra Israele e Libano con l’obiettivo di risolvere i punti controversi rimanenti lungo la Linea Blu (frontiera Israele-Libano), in linea con la Risoluzione 1701” della Nato nel 2006.

Un comitato internazionale guidato dagli Stati Uniti monitorerà il rispetto da parte di tutte le parti. Biden ha affermato che l’accordo “è stato concepito per essere una cessazione permanente delle ostilità”. Israele ha ribadito il suo diritto di agire militarmente qualora Hezbollah violasse i suoi obblighi.

Meloni: “punto di partenza e non di arrivo”, Tajani: “successo anche italiano”

“L’annuncio del cessate il fuoco” in Libano, ha aggiunto Meloni nel suo intervento ai Rome Med Dialogues, “è uno sviluppo molto importante e positivo. È un punto di partenza e non di arrivo. Dobbiamo cogliere questa opportunità, lavorare alla stabilizzazione del confine per permettere a tutti di tornare a casa in sicurezza” e per far questo bisogna “rafforzare la capacità di Unifil e delle forze armate libanesi” e “sono orgogliosa che l’Italia abbia un ruolo in questa sfida”.

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine della X edizione di Rome Med Dialogues, ha detto: “Il cessate il fuoco in Libano è una gran bella notizia alla quale abbiamo dato un contributo importante anche con la riunione del G7 di Fiuggi, è un successo anche italiano. Con la presidenza del nostro Paese siamo ancora una volta riusciti a dare un contributo per la pace.Credo che il cessate il fuoco in Libano possa contribuire ad avviare un percorso per arrivare in tempi non lunghi a un cessate il fuoco anche a Gaza. Noi stiamo lavorando per la pace giusta, continueremo a inviare materiale per sostenere la popolazione civile, quindi siamo al fianco del popolo palestinese. Il nostro obiettivo è due popoli due Stati, lavoreremo per questo. Abbiamo lavorato per il cessate il fuoco in Libano, continuiamo a farlo per la Striscia di Gaza”.

Biden: “Presto una nuova iniziativa per il cessate il fuoco a Gaza, la popolazione civile vive un inferno”

La tregua tra Israele ed Hezbollah è “un nuovo inizio per il Libano”, ha ricordato il capo della Casa Bianca, che poi ha aggiunto: “Nei prossimi giorni, gli Stati Uniti lanceranno una nuova iniziativa insieme a Turchia, Egitto, Qatar, Israele e altri Paesi per raggiungere il cessate il fuoco a Gaza e la liberazione degli ostaggi nelle mani di Hamas”. La tregua di oggi, ha detto il presidente, “ci avvicina alla realizzazione di un’agenda permanente che ho spinto per la regione durante tutta la mia presidenza, una visione per il futuro del Medio Oriente”. Per Biden, infatti, “anche a Gaza serve una tregua urgente, la popolazione civile sta vivendo un inferno”, sottolineando che “l’unica via verso il cessate il fuoco è la liberazione degli ostaggi” nelle mani di Hamas.

Hamas si impegna a cooperare con ogni sforzo per il cessate il fuoco a Gaza

Hamas ha detto mercoledì di essere impegnato a cooperare con qualsiasi sforzo per garantire un cessate il fuoco a Gaza, dove il gruppo militante islamista combatte contro le forze israeliane da più di un anno. In una dichiarazione rilasciata dopo che Israele ed Hezbollah hanno concordato un cessate il fuoco in Libano, Hamas ha anche affermato che qualsiasi cessate il fuoco a Gaza deve porre fine alla guerra e portare al ritiro delle forze israeliane dall’enclave palestinese.

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