sabato, 28 Settembre, 2024
Attualità

Coldiretti pesca, solo il 9% dei marinai è under 30

Meno di un marinaio su dieci imbarcato sulla flotta peschereccia italiana ha meno di 30 anni, un dato allarmante che evidenzia l’assenza di un vero ricambio generazionale nel settore. A lanciare l’allerta è la Coldiretti Pesca, durante il G7 di Siracusa, dove è stato allestito un villaggio dei pescatori al Molo Zanagora, con incontri e degustazioni per sensibilizzare l’opinione pubblica. Il progressivo invecchiamento dei lavoratori dell’ittico, insieme all’assenza di giovani, ha portato a un drastico calo degli occupati. Le politiche europee, spesso punitive nei confronti del settore, hanno contribuito a creare un clima di incertezza. Il piano della Commissione Ue di vietare la pesca a strascico, che genera il 35% del pescato nazionale, è solo uno degli elementi che preoccupano i professionisti del settore.

Oltre alla pressione normativa, i pescatori italiani devono affrontare una burocrazia sempre più pesante, che ha reso difficile l’attività di pesca. Questo ha portato a una diminuzione delle uscite in mare, favorendo nel contempo un aumento delle importazioni di pesce. Oggi, il 85% del pesce consumato in Italia proviene dall’estero, un dato che segna un netto aumento rispetto al 30% di quarant’anni fa.

La necessità

Coldiretti Pesca sottolinea l’urgenza di potenziare i sistemi locali della filiera, puntando su un consumo di qualità legato al territorio. L’ittiturismo e la ristorazione locale potrebbero rappresentare nuove opportunità di lavoro, contribuendo al rilancio del settore. È fondamentale anche investire nella formazione dei giovani: in Liguria è stato avviato un corso professionale gratuito che ha già formato nuovi “operatori della pesca professionale e acquacoltura”. L’acquacoltura sta emergendo come un’eccellenza italiana, con un valore della produzione di circa mezzo miliardo di euro. Secondo la FAO, nel 2022, per la prima volta nella storia, l’acquacoltura ha superato la pesca di cattura come principale fonte di produzione di animali acquatici. Questo scenario offre nuove opportunità occupazionali, ma per garantire un futuro sostenibile è necessario affrontare anche le sfide legate alla biodiversità.

Un’ulteriore minaccia per il settore è rappresentata dall’invasione del granchio blu, che sta causando danni stimati da Coldiretti Pesca in oltre un miliardo di euro. La gestione di questa emergenza è cruciale per tutelare le produzioni locali e garantire un futuro ai giovani interessati a intraprendere la carriera di pescatori.

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