L’Oklahoma imporrà alle scuole l’obbligo di insegnare la Bibbia e di avere una copia in ogni aula. L’annuncio è stato fatto giovedì dal principale responsabile dell’istruzione dello Stato. Secondo un memorandum inviato dal sovrintendente dell’istruzione pubblica Ryan Walters, le scuole dovranno integrare la Bibbia nei programmi scolastici dalla quinta alla dodicesima classe, utilizzando il testo e i Dieci Comandamenti per illustrare la loro rilevanza per i fondatori della nazione e i principi costituzionali. Americans United for Separation of Church and State, un’organizzazione per i diritti civili, ha dichiarato che la nuova politica di Walters “viola la libertà religiosa degli studenti delle scuole pubbliche”. Da quando ha assunto l’incarico a gennaio 2023, Walters si è impegnato a “riportare Dio nelle scuole” e ha accusato un preside dell’Oklahoma di essere un artista drag, portandolo poi alle dimissioni. Ha inoltre sostenuto una norma che impedisce agli studenti di modificare il genere indicato nei loro registri scolastici. Rachel Laser, amministratrice delegata del gruppo, ha affermato che Walters sta abusando del suo potere per imporre le proprie convinzioni religiose ai figli degli altri. Tuttavia, Walters ha incontrato delle opposizioni. Il governatore repubblicano dell’Oklahoma, Kevin Stitt, ha proibito alle agenzie statali di stipulare contratti esclusivi con società di marketing dopo che Walters aveva ingaggiato una società per 200 dollari all’ora. La Corte Suprema dello stato ha stabilito che un contratto per finanziare una scuola charter cattolica è contrario alla legge e deve essere annullato. Walters ha definito la sentenza come una forma di “discriminazione contro i cristiani”. Il procuratore generale dello stato, Gentner Drummond, ha dichiarato che la decisione rappresenta una vittoria per la libertà religiosa.