venerdì, 22 Novembre, 2024
Economia

Assoutenti: Rc auto in aumento, + 31 euro a polizza all’anno

“Il prezzo medio delle R.c. auto è di 391 euro, in aumento del 7,1% su base annua in termini reali (7,8% in termini nominali); il livello dei prezzi medi risulta ancora inferiore al dato osservato nel periodo pre-pandemico (403 euro a novembre 2019); le province registrano incrementi di prezzo compresi tra il +4,6% (Ascoli) e il +12% (Imola). Il differenziale di premio tra Napoli e Aosta è di 248 euro, in aumento rispetto all’anno precedente (+3,1%); gli assicurati assegnati a classi di merito superiori alla prima registrano un incremento di prezzo (+11%) più alto rispetto alla media nazionale”. Questo è quanto ha rilevato l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (Ivass), nell’indagine sui prezzi effettivi per la garanzia R.c. auto per i contratti sottoscritti nel mese di novembre 2023.

Aumenti ingiustificati

“I rincari delle Rc auto registrati a novembre 2023 si traducono in una maggiore spesa di 31 euro a polizza rispetto alle tariffe medie del 2022, confermando in pieno le nostre previsioni” – ha affermato Assoutenti, commentando i dati forniti dall’Ivass. “Avevamo previsto come le tariffe Rc auto avrebbero subito sostanziosi aumenti nel corso del 2023 e i dati dell’Ivass ci danno purtroppo ragione”, ha spiegato il presidente onorario Furio Truzzi, parlando di “incrementi del tutto ingiustificati che non rispondono né ad un aumento dei costi in capo alle imprese assicuratrici, né a un aumento dell’incidentalità, ma sono dovuti unicamente alle troppe anomalie del comparto assicurativo, dove le compagnie dettano legge imponendo clausole illecite ai propri clienti che fanno salire i prezzi”. Napoli e Prato sono le province che registrano il costo più alto, con una media di oltre 559 euro, seguite da Caserta (501 euro) e Pistoia (487 euro), ha analizzato l’Associazione dei consumatori. La città di Enna vanta le tariffe più basse d’Italia, con una media di 275 euro a polizza, seguita da Oristano (292 euro) e Potenza (297 euro). A Imperia, invece, si registrano gli incrementi annui più elevati (+12%), dopo Lodi, Terni e Vercelli (+10%), mentre ad Ascoli Piceno, Rieti e Latina le tariffe aumentano del 4,8% su base annua. “L’Ivass dovrebbe intervenire per bloccare pratiche scorrette e tutelare gli assicurati – ha sottolineato Furio Truzzi, rimarcando – una ennesima dimostrazione di come il settore assicurativo necessiti di una radicale riforma che introduca maggiore concorrenza e maggiori tutele per gli assicurati”.

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Valerio Servillo

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