In un gesto di straordinaria importanza, il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella ha visitato oggi la Joint Security Area, l’area demilitarizzata al confine tra la Corea del Sud e la Corea del Nord lungo il 38’ Parallelo, mettendo in luce l’urgenza di porre fine a una situazione di conflitto congelato che persiste da decenni. Il Capo dello Stato ha sottolineato il pericolo costante di nuove violenze in assenza di una pace definitiva in una delle regioni più tese del mondo. La visita di Mattarella all’interno della zona, una lunga barriera di 250 chilometri larga solo quattro, che divide militarmente le due Coree dal 1953, quando è stato siglato l’armistizio, ha rappresentato un momento di grande simbolismo e importanza storica. In 70 anni, le due nazioni non sono riuscite a raggiungere un Trattato di pace formale, e il confine resta una delle zone più militarizzate e contese del pianeta. “Qui si comprende come una guerra che non si è mai conclusa con il conseguimento della pace comporta il rischio costante di nuove violenze, qui si è svolta una pagina cruciale della storia”, ha affermato il Presidente, riassumendo l’importanza di questo luogo simbolico dell’armistizio. Successivamente Mattarella ha elogiato gli sforzi dei leader coreani, Yoon Suk-yeol e Kim Jong-un, che hanno cercato di rilanciare il dialogo e lavorare per una pace duratura. Ha sottolineato che la pace nella penisola non è solo nell’interesse delle due Coree, ma di tutto il mondo, e ha auspicato che il dialogo e la cooperazione possano portare a una soluzione definitiva.
“Bene l’intesa con l’Ue”
Dopo la visita al 38’ Parallelo, Mattarella è stato ricevuto da Yoon Suk-yeol al palazzo presidenziale di Seoul. L’incontro tra i due leader ha evidenziato il profondo impegno verso la creazione di un Indo-Pacifico come area sicura, aperta e rispettosa delle regole internazionali. “Abbiamo sottolineato quanto sia importante la collaborazione che è stata avviata tra Corea e Unione europea”, ha dichiarato il Capo dello Stato, aggiungendo: “In questo quadro, abbiamo sottolineato quanto sia importante la strategia per la sicurezza indo-pacifico che la Corea ha presentato e che presenta profili di collaborazione intensa con l’Unione europea e le analoghe indicazioni che l’Unione ha manifestato”. L’Indo-Pacifico è diventato negli ultimi anni una regione di crescente importanza geopolitica ed economica. La sua posizione strategica tra l’Asia e l’Australia lo rende cruciale per il commercio globale e la stabilità regionale. Il sostegno alla sicurezza, alla libertà di navigazione e al rispetto delle regole internazionali in questa area è diventato un obiettivo comune per molti Paesi.