martedì, 17 Dicembre, 2024
Società

Papa Francesco: “Proteggere la dignità e i diritti dei bambini”

152 mln di minori condannati ai lavori forzati

Dal 15 al 20 maggio si è tenuta a Durban, in Sudafrica, la V Conferenza mondiale sul lavoro minorile, che ha coinvolto governi, organizzazioni datoriali, associazioni di lavoratori e altri partner impegnati in questa lotta. Un incontro che ha prodotto un chiaro appello all’azione e a una serie di misure prioritarie per intensificare gli sforzi volti a eliminare questa piaga sociale, che vede “milioni di ragazze e ragazzi” condannati “ad arare i campi, a lavorare nelle miniere, a percorrere grandi distanze per attingere l’acqua e a svolgere lavori che impediscono loro di frequentare la scuola, per non parlare del crimine della prostituzione minorile”. Condannati, cioè, “a una vita di impoverimento economico e culturale”. Sono queste le parole che Papa Francesco ha inviato a Durban perché si trovassero “modi appropriati ed efficaci di proteggere la dignità e i diritti dei bambini, soprattutto attraverso la promozione di sistemi di protezione sociale e l’accesso all’istruzione da parte di tutti”.

152 ML di bambini sfruttati, +9 ML solo nel 2023

A questo si è ispirata la Giornata mondiale contro il lavoro minorile 2023, un’occasione per richiamare l’attenzione sulle forme inaccettabili di sfruttamento di bambini e adolescenti nel mondo. Nonostante i progressi significativi compiuti negli ultimi due decenni dopo l’adozione nel 1999 della Convenzione dell’ILO (l’Organizzazione internazionale del lavoro dell’Onu) n. 182 sulle forme peggiori di lavoro minorile, questo è tornato a crescere negli ultimi anni. Secondo le ultime stime Unicef-ILO sono ancora 152 milioni i bambini e adolescenti — 64 milioni sono bambine e 88 milioni sono bambini — vittime di lavoro minorile. Metà di essi, 73 milioni, sono costretti in attività di lavoro pericolose che mettono a rischio la salute, la sicurezza e il loro sviluppo morale. Inoltre si registra un incremento di 8,4 milioni di bambini negli ultimi 4 anni, che inverte il precedente trend che vedeva il fenomeno diminuire di 94 milioni tra il 2000 e il 2016. Senza misure mirate per mitigare l’impatto delle criticità in corso si prevede che potrebbe aumentare di quasi 9 milioni entro la fine del 2023.

In Italia nel 2020 1 minore su 4 a rischio povertà 

Il fenomeno del lavoro minorile è diffuso a livello globale e coinvolge tutti i Paesi, sia direttamente sia attraverso i canali del commercio mondiale e delle filiere di approvvigionamento globali. Anche l’Italia non ne è immune: secondo l’EUROSTAT nel 2020 un minore su quattro (24,9%) era a rischio di povertà ed esclusione sociale. Il rapporto dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza ha evidenziato che la dispersione scolastica riguarda principalmente i bambini e gli adolescenti delle scuole secondarie di primo grado, soprattutto nel Mezzogiorno e nelle isole, con la Sicilia che registra il tasso più elevato. In queste Regioni si osserva una correlazione apparente tra abbandono scolastico e lavoro minorile, in particolare per ragazzi tra i 14 e i 15 anni.

Alla base dell’abbandono scolastico la necessità di lavorare

La protezione sociale e l’accesso a un’istruzione di qualità sono diritti umani fondamentali e inalienabili per prevenire il lavoro minorile, soprattutto durante le crisi multiple e interconnesse come quelle che stiamo vivendo attualmente. Il lavoro precario di molti giovani e adulti è una delle principali cause che costringono alcune famiglie a far lavorare i propri figli anziché mandarli a scuola. È molto probabile che un bambino, che non ha accesso all’istruzione perché costretto a lavorare, diventi un lavoratore povero per tutta la vita. Per spezzare questa catena di povertà ed esclusione sociale, è necessaria un’azione sinergica che comprenda interventi mirati sull’istruzione e la formazione dei bambini e degli adolescenti per raggiungere l’obiettivo 8.7 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile, che mira a porre fine a tutte le forme di lavoro minorile entro il 2025.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Il Ministro Fitto incontra Good Lobby per la cabina di regia del Pnrr

Valerio Servillo

Il Papa: sull’intelligenza artificiale la politica adotti azioni concrete per un uso etico

Antonio Marvasi

PMI e passaggio generazionale meglio la consulenza che il cornetto

Diletta Gurioli

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.