Dopo l’1-0 dell’Olimpico, basta un sofferto 0-0 ai giallorossi per eliminare il Bayer Leverkusen in Germania e accedere alla finale di Europa League in programma il 31 maggio a Budapest. Dopo uno squillo in apertura di Pellegrini con un tiro dalla distanza, è la squadra di casa a costruire la prima occasione del match con le specialità della casa: la velocità dei suoi interpreti e i rapidi capovolgimenti di fronte. Al 12′ Diaby scappa via a Ibanez, penetra in area e colpisce la traversa a Rui Patricio battuto. Al 34′ Mourinho perde Spinazzola, costretto a lasciare il posto a Zalewski a causa di un problema muscolare. Le statistiche del primo tempo sono eloquenti: il Leverkusen calcia 12 volte verso la porta giallorossa e completa 289 passaggi, contro i 78 della Roma. La coppia Belotti-Abraham fatica nei duelli contro Tapsoba, Tah e Hincapie e l’ex Torino all’intervallo lascia il posto a Wijnaldum. La nube dei fumogeni dei tifosi di casa accoglie le squadre al ritorno in campo e costringe l’arbitro sloveno Vincic a sospendere il match per pochi minuti. Poi si riparte, con lo stesso copione ma i giallorossi commettono pochi errori in fase difensiva rendendo sterili le iniziative del Bayer. Al 65′ è Azmoun ad affacciarsi dalle parti di Rui Patricio con un colpo di testa, ma il portiere portoghese para e si ripete poco dopo sul tiro dalla distanza di Demirbay. Al 79′ si ferma anche Celik. Mourinho concede spazio a Smalling, con Bove che va a fare l’esterno. Xabi Alonso invece lancia l’assedio a senso unico con Adli, Hlozek, Wirtz, Diaby, Amiri e Azmoun tutti in campo contemporaneamente. È l’ex Zenit a sfiorare il gol con un rigore in movimento che termina a lato dopo un batti e ribatti in area. I minuti di recupero sono otto, ma non bastano al Leverkusen. La Roma si guadagna la seconda finale europea consecutiva dopo quella vinta in Conference la scorsa stagione. Una finale sfumata quando sembrava ormai a un passo invece per la Juventus che va in vantaggio con Vlahovic nella ripresa a Siviglia, ma poi viene ‘punita’ ed eliminata da due ‘italiani’: prima l’ex Milan e Genoa Suso che porta le due squadre ai supplementari, poi tocca all’ex Roma Lamela castigare la Signora. Sconfitta per 2-1 la Juventus di Massimiliano Allegri, che non riesce a battere il Siviglia e manca l’accesso alla finale di Europa League. A giocarsi il trofeo saranno gli andalusi per la settima volta e la Roma di Josè Mourinho. Anche la Fiorentina vola in finale di Conference League dopo una partita infinita. Contro il Basilea finisce 3-1 dopo i tempi supplementari: i viola sfideranno il West Ham a Praga il 7 giugno. Decisiva la rete di Barak nel secondo tempo supplementare. Italiano non ha voluto snaturare la squadra nelle scelte iniziali, confermato il solito 4-3-3 con Cabral supportato da Nico Gonzalez, autore dell’uno a zero, e Brekalo. Nella ripresa la squadra di Vogel ha alzato il ritmo e al decimo Amdouni, pescato da Pelmard, è riuscito a superare Terracciano per il gol dell’1-1. Dopo la rete incassata la squadra di Italiano ci ha provato con gli inserimenti dei centrocampisti, Bonaventura ha sfiorato il 2-1 su suggerimento di Biraghi. Dopo una serie di occasioni i viola hanno trovato la rete al 27′ della ripresa grazie a un altro goal di Nico Gonzalez Durante i supplementari le due squadre non sono riuscite a trovare il varco giusto, entrambe hanno atteso anziché attaccare: nel secondo tempo supplementare la gara è stata sospesa perché nel settore ospiti c’è stato un malore, è stato Biraghi a chiedere l’intervento dei sanitari. Dopo circa otto minuti di sospensione la gara è ripresa, in pieno recupero Barak ha trovato la terza rete che ha permesso alla Fiorentina di volare in finale di Conference League.