Un intervento all’avanguardia e all’insegna di tecniche sostenibili ha permesso di restituire l’antico splendore alla “Vergine con il Bambino”, il capolavoro realizzato dallo scultore fiorentino Jacopo Sansovino tra il 1516 e il 1521. La straordinaria scultura marmorea, anche nota come “Madonna del parto” è custodita a Roma all’interno della Basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio nel rione Sant’Eustachio.
Il restauro della scultura, che si è ufficialmente concluso lo scorso 4 maggio, è stato promosso dalla Soprintendenza Speciale di Roma in collaborazione con Intesa Sanpaolo nell’ambito di Restituzioni, il programma della Banca per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali del nostro Paese.
Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma, ha dichiarato: “La Soprintendenza è da sempre in prima linea nei restauri dei capolavori delle chiese romane, eseguiti con grande competenza e allo stesso tempo con i metodi più innovativi, per restituire e valorizzare dipinti e monumenti. In questa occasione si sono messe insieme grandi professionalità, anche grazie alla comunione di intenti e di vedute con Intesa Sanpaolo, per la prima volta impegnata a Roma in un restauro monumentale”. L’intervento, durato sei mesi, è stato condotto dalla restauratrice Anna Borzomati e ha visto l’impiego congiunto di metodologie e indagini non tradizionali attraverso un vero e proprio bio-restauro rispettoso della materia su cui agisce, dell’ambiente e della salute sia del restauratore sia del fruitore dell’opera all’interno di uno spazio chiuso come quello di una chiesa.
La delicata fase di rimozione dei depositi di olii, cere, proteine e resine sintetiche, che deturpavano il marmo bianco di Carrara con evidenti macchie di colore bruno, è avvenuta con un metodo sperimentale nel campo del restauro basato sull’utilizzo di microrganismi. Il progetto è stato inoltre corredato dall’impiego di una dettagliata fase di documentazione grafica realizzata grazie alla creazione di un modello 3D.
Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo, ha detto: “Per la prima volta sosteniamo a Roma il restauro di un importante bene monumentale che si aggiunge alle opere, custodite in musei e chiese della capitale, che sono state recuperate negli anni grazie a Restituzioni, a difesa di un patrimonio ricco di testimonianze identitarie per l’intero Paese. Siamo lieti di collaborare con la Soprintendenza Speciale di Roma, affiancandola nell’impegnativo compito di conservare e valorizzare le bellezze artistiche della città, in coerenza con l’attenzione della Banca alla sostenibilità e alla cultura, due pilastri del nostro lavoro a servizio delle comunità”.
La “Madonna del parto” è una delle poche opere del Rinascimento italiano capace di conservare, ancora nel XXI secolo, un forte carattere devozionale per il suo legame con l’esperienza della maternità.