domenica, 24 Novembre, 2024
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Valditara “La mia scuola è aperta, no a violenza e prevaricazione”

MILANO (ITALPRESS) – "Nella scuola che vogliamo non c'è spazio per la violenza". Lo dice il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in una intervista a "QN" alla vigilia della manifestazione di Firenze, per poi aggiungere "non ho bisogno di dare prove del mio antifascismo, lo dimostrano i miei libri, i miei atti, la mia vita". Poi manda un messaggio per la manifestazione di Firenze: "Ben venga qualunque manifestazione che dia voce alle idee e alimenti un dibattito democratico. Per parte mia raccolgo e rilancio l'invito del sindaco Nardella per un confronto con lui sui temi dell'antifascismo, dell'antisemitismo, di tutti i razzismi, della democrazia e della libertà di opinione: organizziamolo presto. Un confronto che deve essere franco, onesto e sereno". Sulle polemiche sulla sua mancata condanna della violenza al Liceo Michelangelo, dice. "La condanna della violenza è per me talmente ovvia da non essere oggetto di discussione. Nella scuola che vogliamo non c'è nessuno spazio per la violenza. L'ho detto da quando mi sono insediato: faremo ogni sforzo affinché diventi regola rispettata e condivisa. Nessuna indulgenza quindi per la violenza fisica né per ogni altra forma di prevaricazione, quale che sia la sua declinazione. È una regola che deve valere per chiunque". Valditara, quindi, spiega perché non ha condiviso la lettera della preside fiorentina "Non ho apprezzato l'invito della preside a 'isolare', 'combattere culturalmente', 'chiamare con il suo nome', e dunque qualificare come fascista, chi dà valore ai confini e alla identità di un popolo, parlando al riguardo di 'disgustoso rigurgito'. Un conto è fare queste affermazioni in una assemblea di un partito politico, un altro con la carta intestata di una scuola in una veste istituzionale. Invito tutti a riflettere. Questo non c'entra nulla con la libertà di opinione. Questo a che fare con le fondamenta stesse della democrazia. Mi dispiace che alcuni non lo abbiamo capito. E ho detto che tutto ciò non costituisce motivo per provvedimenti disciplinari: si questo punto è stata montata contro di me una campagna di aggressione e di deformazione della realtà oggettivamente inaccetabile". foto: agenziafotogramma.it (ITALPRESS). tvi/red 04-Mar-23 08:54

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