martedì, 17 Dicembre, 2024
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Nel 2022 +68% ingressi irregolari in Ue

Nei primi undici mesi di quest’anno, secondo i calcoli preliminari di Frontex, sono stati rilevati più di 308.000 ingressi irregolari alle frontiere esterne dell’Unione europea. Dati che segnano un aumento del 68% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso ed è il più alto dal 2016. Secondo l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera la rotta dei Balcani occidentali rimane la più attiva, con il 45% di tutti gli ingressi irregolari nell’Unione europea registrati dall’inizio dell’anno.

A novembre, gli Stati membri dell’UE hanno registrato circa 27.000 attraversamenti irregolari delle frontiere, il 15% in più rispetto allo stesso mese del 2021. Per sostenere i paesi che affrontano forti pressioni migratorie e altre sfide alle loro frontiere, Frontex sta attualmente fornendo più di 2.100 ufficiali del corpo permanente e varie attrezzature in operazioni congiunte. Entrando nel dettaglio dei numeri, si legge che sono 308.000 gli ingressi irregolari registrati nei primi 11 mesi del 2022, 27.000 gli ingressi irregolari registrati a novembre.   Le rotte del Mediterraneo occidentale, dell’Africa occidentale e del confine orientale registrano un calo dei rilevamenti. I Balcani occidentali continuano a essere la rotta migratoria più attiva verso la Ue con 14.105 rilevamenti a novembre, il doppio rispetto a un anno fa.

La regione dei Balcani occidentali ha registrato il maggior numero di rilevamenti dal picco della crisi migratoria nel 2015. La pressione migratoria, sostenuta sulla rotta dei Balcani occidentali, può essere attribuita ai ripetuti tentativi di attraversare il confine da parte di migranti già presenti nella regione e al fatto che alcuni migranti abusano dell’accesso senza visto alla regione per avvicinarsi alle frontiere esterne della Ue. Alla fine di novembre, la Serbia ha limitato il suo regime di visti che dovrebbe ridurre il numero di attraversamenti illegali.

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