domenica, 17 Novembre, 2024
Società

CNA, nel 2021 oltre 182mila furti e rapine in abitazioni

Le denunce di furti in abitazione nel 2021 hanno superato quota 182mila, ossia quasi 500 al giorno, più di venti all’ora, uno ogni tre minuti circa. Questo senza contare coloro preferiscono non denunciare il crimine per timore di ritorsioni o per la disillusione verso la possibilità di individuare i colpevoli, atteggiamenti che farebbero crescere ulteriormente i numeri del reato e giustificherebbero la sensazione di un maggior pericolo rispetto a quello che emerge dai numeri ufficiali. È quanto emerge dal Rapporto Cna su furti e rapine.   Di fatto – rileva Cna – questi reati odiosi, che turbano l’intimità delle famiglie e possono sfociare anche in atti di violenza, rimangono sempre troppi. E se il merito maggiore della riduzione di reati denunciati nell’ultimo decennio va senz’altro alle Forze dell’Ordine, una fortissima azione di deterrenza è stata messa in atto dai cittadini. Sono numerose, infatti, le famiglie italiane che hanno investito risorse per ridurre i rischi di intrusioni indesiderate e potenzialmente pericolose per la propria incolumità.     Il bisogno di sentirsi al sicuro nella propria abitazione sta spingendo gli italiani ad adottare sistemi di sicurezza e difesa della casa. Due famiglie su tre hanno fatto montare una porta blindata all’ingresso della casa, un terzo dei nuclei possiede un sistema di allarme, poco meno di un terzo inferriate a porte e finestre, tre famiglie su dieci videocamere. Da questi dati emerge, però, come siano ancora numerosi i nuclei che non si proteggono. Senza contare le famiglie che non adeguano i propri impianti, a differenza dei criminali che seguono passo passo le evoluzioni della tecnica. Ma come fare per evitare brutte sorprese? Prima di tutto considerando che la sicurezza non è mai superflua. E che la spesa, in tali casi, vale sicuramente l’impresa. Tanto più in un periodo come questo che garantisce sostegni pubblici alle famiglie anche sul fronte della difesa dai malintenzionati.   Fondamentale – spiega CNA – è che tutti i lavori di sicurezza siano affidati a personale specializzato, che usa prodotti di qualità elevata e tecnologicamente aggiornati. Mai come su questo fronte il fai-da-te è decisamente sconsigliabile. Se si subisce un furto e l’impianto è stato installato da personale non qualificato, inoltre, l’assicurazione non riconoscerà il risarcimento.

La normativa tecnica di riferimento prevede a monte specifiche pratiche di analisi, sia del contesto che circonda l’edificio sia della natura dell’edificio e dei beni contenuti prima di valutare la tipologia di impianto da proporre e realizzare a norma. Scendendo nei dettagli dei lavori, va tenuto presente che la semplice segnalazione dell’intrusione (il classico allarme acustico, a esempio) ormai serve a poco di fronte a una criminalità più tracotante che in passato, che da un verso si accontenta anche di bottini esigui, messi insieme in pochi minuti, dall’altro non esita a commettere atti violenti.

La soluzione più economica per difendere la propria casa è rappresentata dalle inferriate: per una grata fissa in ferro di dimensioni medie la spesa si aggira sui 500 euro. L’installazione di una porta blindata costa mediamente 1.500/1.700 euro. Affidarsi a soluzioni più sofisticate – rileva Cna Installazione Impianti – è giocoforza più oneroso. Un impianto di sicurezza antintrusione va da 1.800 a 4mila euro. L’integrazione del sistema di video-sorveglianza oscilla tra mille e 2mila euro. Nell’ambito degli incentivi fiscali messi a disposizione di quanti ristrutturano il proprio immobile – sottolinea Cna – sono incluse anche le spese per la sicurezza. Nello specifico, la parte definita “bonus sicurezza” comprende tutti gli interventi di ristrutturazione che riguardano la difesa dell’immobile, sia in proprietà sia in affitto, parti comuni dello stabile comprese. Per l’acquisto di impianti antifurto entro il prossimo 31 dicembre sono previste detrazioni Irpef, spalmabili su dieci anni, pari al 50 per cento della spesa sostenuta.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Superbonus 110%. Cna: un errore escludere la sistemazione delle facciate dai benefici

Francesco Gentile

Automotive. Cna: vertice con i ministri di economia, finanze ed ecologia. Un piano per la tutela delle piccole imprese

Marco Santarelli

Cna Impresa Donna: si chiama “Signal for help” la richiesta di aiuto per salvare le donne dalla violenza

Leonzia Gaina

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.