martedì, 30 Aprile, 2024
Attualità

Ucraina, il Parlamento Ue sblocca i fondi di emergenza per i rifugiati

Il Parlamento Europeo ha adottato le misure di azione di coesione a favore dei rifugiati in Europa tramite procedura d’urgenza (CARE), due settimane dopo che la Commissione europea ha presentato la sua proposta. Il testo è stato approvato con 562 voti favorevoli, 2 contrari e 3 astensioni. Questo aggiornamento delle regole dei fondi UE di coesione dovrebbe permettere una rapida riassegnazione dei finanziamenti per aiutare i Paesi UE e le loro regioni a fornire un sostegno di emergenza (alloggio temporaneo, cibo e acqua, cure mediche o istruzione) alle persone in fuga dall’aggressione russa in Ucraina. Ai fondi già disponibili, potrebbero aggiungersi quelli della politica di coesione 2014-2020 che non sono ancora stati assegnati o spesi, e ulteriori 10 miliardi di euro da “REACT-EU”. A partire dal 24 febbraio, data che segna l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, i Paesi UE possono chiedere all’Unione retroattivamente l’importo investito per utilizzarlo per aiutare i rifugiati ucraini. L’UE dovrebbe essere in grado di finanziare il 100% dei fondi di coesione (invece dell’85%) spesi dai Paesi UE per un altro anno, da metà 2021 a metà 2022. I fondi di coesione UE sostengono gli investimenti che favoriscono la coesione economica, sociale e territoriale dell’Unione, cercando di porre rimedio alle disuguaglianze tra regioni. In una votazione separata, i deputati hanno esteso di un anno (fino alla metà del 2024) il periodo per utilizzare i due fondi Asilo, migrazione e integrazione e Sicurezza interna per concedere ai Paesi UE un rapido accesso alle risorse inutilizzate. Potrebbero essere liberati fino a 420 milioni di euro e investiti in alloggi, cibo, assistenza sanitaria o personale aggiuntivo. Il testo è stato approvato con 575 voti favorevoli, 4 contrari e 3 astensioni.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Biden pronto a incontrare Putin

Gianmarco Catone

La Pasqua non placa il conflitto. Si teme per Mariupol

Gianmarco Catone

Nuovi attacchi russi, colpiti 25 insediamenti

Marco Santarelli

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.