Probabili prove “autentiche” del fatto che Roberto Murolo avesse scritto almeno buona parte della celebre Canzone Napoletana “O Ciucciariello” (R. Murolo – N. Oliviero) nella sua vacanza dell’estate del 1951 a Foria di Centola (Sa), Comune in cui insiste la rinomata frazione, ben nota soprattutto agli amanti del mare, di PALINURO.
Domenica 22 Agosto 2021 durante una cena spettacolo tenutasi in ricordo di Murolo presso la suggestiva terrazza del B&B “Il sogno di Vincenzo e Maria” a Palinuro, dopo che il M° Espedito De Marino, per 16 anni accanto a Roberto Murolo (Nella foto con De Marino), dal 1987 al 2003, aveva eseguito il brano in questione, la Signora Eva Esposito, Chef della serata, avvicinandosi al tavolo delle autorità (come nella foto, ritratti il Sindaco di Centola Carmelo Stanziola, l’Assessore al Turismo, Angela Ciccarini, il Vice Sindaco di Stio, Massimo Trotta e il Presidente della Pro Loco, Silvano Cerulli), con grande simpatia e orgoglio dichiara dettagliatamente perché Murolo si fosse ispirata a lei per il componimento.
Correva l’estate 1951 e l’Avv. Montagna, Napoletano che soleva trascorrere le vacanze estive a Foria di Centola, la presento’ a Murolo il quale per qualche giorno aveva seguito, incuriosito, Eva, all’epoca diciassettenne, nel suo lavoro che consisteva nel guidare gli “asinelli” nel trasportare i blocchi di cemento per le costruzioni del territorio.
Cosi la ferma e gli racconta d’aver scritto un pezzo ispirandosi a lei e agli asinelli: ‘O Ciucciariello” a cui poi Nino Oliviero metterà la musica.
De Marino e Cerulli continueranno ancora le ricerche e le “indagini” ma intanto, come ormai fa da 18 anni in Italia e all’estero, da quando Murolo ha reso l’animo a Dio (13/3/2003), De Marino continua ad introdurre ‘O Ciucciariello raccontando di quando Murolo gli diceva di Toto’ che nel 1956 ando’ a chiedergli l’autorizzazione per inserire ‘O Ciucciariello nel film “Toto’, Peppino e a Malafemmena” per la regia di Camillo Mastrocinque. Murolo, con gli occhi inumiditi, rispose a Toto’: “Principe fa come il pezzo fosse il Tuo” e sorridendo si commuoveva.