“Da metà giugno tutta l’Italia potrebbe essere colorata di bianco. È uno scenario che indubbiamente volge al bello. Però…la pandemia per definizione è globale e la sicurezza viene raggiunta solo se riguarda tutti, come hanno ribadito i capi di Stato al recente Health Global Summit. Siamo in una fase di transizione. Grazie all’aumento della copertura vaccinale il virus circola meno nonostante l’allentamento delle misure non farmacologiche, come si dice tecnicamente. Insomma le riaperture procedono con esiti incoraggianti e ci sono molti margini per lasciare spazio in futuro ad altre attività economiche.
Insisto nel ricordare prudenza e attenzione. Non siamo fuori dalla pandemia”. Lo dice Silvio Brusaferro, portavoce del Comitato tecnico scientifico, in un’intervista al Corriere della Sera. Circa le nuove varianti, spiega Brusaferro, quella inglese “ha preso il pieno sopravvento, la variante brasiliana continua a circolare soprattutto nel centro Italia. Le altre, soprattutto indiana e nigeriana, al momento circolano in modo limitato e circoscritto a certe aree. Più che mai è importante monitorare la loro presenza attraverso il sequenziamento per poter bloccare rapidamente eventuali nuovi focolai”.
Per l’estate, continua Brusaferro, “l’importante è che si vaccinino i giovani e questo sta per accadere grazie all’arrivo di dosi per gli adolescenti”. Brusaferro non si dice preoccupato per la prossima riapertura delle scuole: “Non la vedo come una criticità. In autunno il personale si ritroverà vaccinato e pure gli studenti. Anche quando le vaccinazioni erano più limitate e procedevano a rilento, la scuola ha retto e in autunno sarà ancor più preparata”.