lunedì, 23 Giugno, 2025
Attualità

Mafie: Don Ciotti, “Dobbiamo liberare dalle mafie i territori e soprattutto la vita di tante persone”

Il presidente di Libera, don Luigi Ciotti, in occasione della XXVI Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che si celebra in tutta Italia, ha rinnovato l’impegno a combattere l’illegalita’:
“Ricordiamo la morte delle vittime innocenti della violenza mafiosa per essere piu’ vivi noi, per essere più protagonisti e fare in modo che sia una memoria viva che ogni giorno ci faccia assumere le nostre responsabilita’ e il nostro impegno. E’ questo il senso dei nostri percorsi. I nomi che oggi ricorderemo non devono essere scritti solo sulle lapidi, ma devono essere scritti nelle nostre coscienze. Dobbiamo essere piu’ vivi noi, piu’ attenti e responsabili per fare in modo che la memoria non sia celebrazione e retorica, ma sia una memoria viva, sia impegno e responsabilita’ di tutti i giorni”.

“Occorrono fatti e concretezza nel ricordo delle persone assassinate dalla violenza mafiosa. Lotta alla mafia – ha aggiunto – vuol dire casa, lavoro, giustizia sociale, vuol dire cultura e scuola. Abbiamo scelto lo slogan ‘a ricordare e rivedere le stelle perche’ ricordiamo Dante’, ricorrono i 700 anni dalla sua morte.

In particolare il versetto dell’Inferno che abbiamo attraversato, il deserto della malattia e della sofferenza che ci ha travolto in questo ultimo periodo. Ma sono inferni per le storie e le vite di tante persone, sono i deserti. C’e’ bisogno di guardare le stelle e di vedere le luci per illuminare i nostri percorsi”.

Don Ciotti ha lanciato un grido d’allarme contro la normalizzazione della piaga delle mafie: “Noi siamo qui perche’ c’e’ un grande pericolo che tocchiamo con mano. Dopo tanti anni si sta andando verso una normalizzazione, sta cominciando a essere uno dei tanti problemi come la droga, l’usura, le ecomafie e come il gioco d’azzardo”.

“Non possiamo permettere tutto questo. Dobbiamo liberare dalle mafie i territori e soprattutto la vita di tante persone. Ci serve uno scatto da parte di tutti noi e ci vuole un ruolo maggiore dei cittadini, non quelli a intermittenza, a seconda dei momenti e delle emozioni. Ci vuole continuita’, condivisione e corresponsabilita’. Siamo disposti a collaborare con le Istituzioni se fanno la loro parte, ma se non la fanno allora dobbiamo essere una spina nel fianco per chiedere cio’ che e’ giusto”. Don Ciotti ha concluso il suo intervento sottolineando come “la memoria fa paura alle mafie.

Non puo’ essere ingabbiata nel passato, ma va vissuta nel presente. Abbiamo il dovere di trasmetterla alle nuove generazioni e trasmetterla a questa meraviglia che sono i nostri ragazzi. Bisogna valorizzare i nostri ragazzi che con punti di riferimento veri, coerenti e credibili, esplodono di forza, passione e creativita’. Non prendiamo in giro i giovani. Una societa’ che non scommette sui propri giovani, e’ una societa’ che non scommette sul proprio futuro”.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

‘L’emozione di essere italiani’, il cuore del Paese corre sui binari FS con un nuovo spot

Stefano Ghionni

RFI guida la rivoluzione ferroviaria: oltre 1.200 cantieri per una rete più veloce, digitale e sostenibile

Stefano Ghionni

Rhode Island, approvata la legge che vieta la vendita di armi d’assalto: “Un passo storico”

Ettore Di Bartolomeo

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.