giovedì, 25 Aprile, 2024
Attualità

Contro povertà e diseguaglianze le parole di Papa Francesco: “Tendi la mano al povero”

Lottare per una solidarietà nazionale a favore di chi oggi sta perdendo speranza. Sostegni economici alle categorie che soffrono la crisi e chi non ha reddito. La sfida contro gli egoismi si vince con atti concreti di solidarietà e coraggio.

Domenica 15 novembre Papa Francesco celebrerà la quarta “Giornata Mondiale dei Poveri”, che questo anno il Santo Padre ha dedicato al tema: “Tendi la mano al povero”. Si tratta di un argomento oggi di grande portata umanitaria e sociale che investe il mondo e direttamente ciascuno di noi. La pandemia con i sui gravi effetti socio economici e sanitari accendono l’iniziativa di Papa Francesco di una luce particolare capace di illuminare il cammino in un momento in cui le ombre si fanno sempre più minacciose. Sappiamo che avanza un malessere sociale che nelle piazze a calar della sera viene strumentalizzato da violenti e teppisti, sappiamo, che la povertà, la mancanza di fiducia, di speranza generano mostri e spesso cinismo e indifferenza.

Noi abbiamo scritto e ribadito che la pandemia ha fatto emergere nel Paese troppe stridenti disuguaglianze, troppe persone sono scivolate nella indigenza e altre purtroppo ne saranno colpite. Parliamo di centinaia di migliaia di famiglie che non hanno reddito, di professionisti autonomi che hanno e avranno seri problemi nel rimanere con gli studi e le attività aperte. Poi la grande enorme schiera di tutto ciò che è legato alla ristorazione, al tempo libero, alla cultura e allo spettacolo che in una Italia leader per presenze turistiche ha un tessuto di imprese che hanno portato finora ricchezza per il Pil Nazionale e per le casse dello Stato. Parliamo quindi di settori strategici per l’economia nelle mani di imprese fatte da persone perbene che hanno dedicato una vita di impegno, sacrifici e rischiato per creare reddito e lavoro. Queste fasce sociali e produttive vanno sostenute, a loro serviranno indennizzi concreti e siamo certi che saranno loro i protagonisti di una ripresa che arriverà e sulla quale bisogna contare.

Sono, e anche questo abbiamo scritto, i non garantiti dai redditi ed entrate sicure, ma bisogna riconoscere che sono loro i protagonisti che hanno permesso a tutti di avere servizi di qualità, reso città, comuni e borghi luoghi di accoglienza e cultura. Gli appelli delle Associazioni di categoria di queste imprese da: Confartigianato, Cna, Coldiretti, Uci, Confagricoltura, hanno fatto sentire la loro voce, in modo pacifico ma fermo, hanno presentato richieste, sollecitato interventi urgenti e precisi.

Ci aspettano settimane molto difficili, dove l’incertezza dominerà la scena sanitaria con tutti i timori per la salute di ciascuno che siano giovani o anziani, ci saranno gravi preoccupazioni per la tenuta di cui economica di un paese con troppe emergenze, ci sarà quella terribile preoccupazione di un oscuro domani. Ma abbiamo anche molte energie, capacità, ingegno e fede lavorare affinché si ritorni alla normalità, e sulla via dello sviluppo con maggiore senso di responsabilità e soprattutto equità sociale.

Per questo l’appuntamento del 15 novembre della IV Giornata Mondiale sulla povertà promosso da Papa Francesco ci aiuterà a comprendere meglio le ragioni della solidarietà e del sentimento reciproco di fratellanza. Vogliamo concludere con le parole di impegno, coraggio e umidità del Santo Padre che annuncia l’evento: “Tendi la mano al povero”. La sapienza antica ha posto queste parole come un codice sacro da seguire nella vita. Esse risuonano oggi con tutta la loro carica di significato per aiutare anche noi a concentrare lo sguardo sull’essenziale e superare le barriere dell’indifferenza”.

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