sabato, 22 Marzo, 2025
Attualità

Mattarella: “La mafia può essere vinta. Dipende da noi”

Il Primo Ministro: “Ci impegniamo a combatterla ogni giorno”. Nordio: “Senza verità non può esserci giustizia”

“La mafia può essere vinta. Dipende da noi: tanti luminosi esempi ce lo confermano”. Con queste parole Sergio Mattarella ha segnato con forza il significato della ‘Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie’, ricorrenza istituita trent’anni fa grazie all’associazione ‘Libera’ e di altre associazioni del mondo civile. Un giorno solenne, quello del 21 marzo, che non è solo una commemorazione, ma una chiamata all’azione collettiva: una data simbolica per rinnovare un impegno quotidiano contro le mafie e per la difesa della legalità. A Roma, come in centinaia di piazze italiane, migliaia di cittadini, studenti, familiari delle vittime, magistrati, rappresentanti delle forze dell’ordine e volontari hanno preso parte a cortei, letture dei nomi, momenti di riflessione. Tutti uniti da una stessa convinzione: la memoria è un dovere, ma non basta.

Giorno solenne

“Il 21 marzo rappresenta un giorno solenne di ricordo e di impegno civile per affermare valori essenziali per la salute della nostra comunità”, ha detto il Capo dello Stato. “La lotta contro tutte le mafie, contro le consorterie criminali che generano violenza e oppressione, contro zone grigie di complicità che ne favoriscono affari e diffusione, vede operare tutti i cittadini che desiderano vivere in una società coesa e rispettosa dei diritti di tutti”. Mattarella ha ricordato come ogni settore della società sia stato colpito dal crimine organizzato: «Servitori della Repubblica, donne e uomini che si battevano per migliorare la società, imprenditori e cittadini che hanno respinto il ricatto del crimine, persone semplici finite sotto il tiro degli assassini. I loro nomi sono parte della nostra memoria collettiva, ed è nei loro confronti che si rinnova, anzitutto, l’impegno a combattere le mafie».

Parole che suonano come un monito, ma anche come una promessa: “La mafia può essere vinta. Dipende da noi”, ha ribadito il Presidente.

“Le mafie offendono la dignità della nazione”

Anche il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha affidato ai social il suo messaggio in occasione della Giornata: “Le mafie sono un nemico dichiarato della nostra democrazia, un’offesa alla dignità della nazione. Per questo, con assoluta determinazione e fermezza, ribadiamo la nostra condanna ad ogni tipo di mafia e ci impegniamo, ogni giorno, a combatterla”, ha scritto il Premier su X. Meloni ha parlato di “sacrificio di chi ha perso la vita per mano della criminalità organizzata: cittadini onesti, servitori dello Stato, persone innocenti cadute sotto i colpi vigliacchi di un giogo vile e spietato”. Per onorarne la memoria, ha aggiunto, “è necessario agire per rafforzare la giustizia, garantire sicurezza, difendere la libertà di tutti i cittadini, rifiutare ed estirpare ogni forma di illegalità, violenza e sopraffazione”.

“Non può esserci giustizia senza verità”

Più riflessivo, ma altrettanto deciso, il tono del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che ha scelto un videomessaggio per la ricorrenza: “Una delle frasi più nobili e commoventi del Vangelo di Giovanni è ‘soltanto la verità vi farà liberi’. Anche la giustizia è coniugata strettamente alla verità; non può esserci giustizia se non vi è la verità, intesa come ricostruzione fedele dei fatti che hanno portato a tanti lutti nel nostro Paese”. Nordio ha ammesso che “la verità processuale talvolta non coincide con la verità storica”, ma ha sottolineato che “l’attività e la tensione operativa del governo, del ministero, della magistratura, delle forze dell’ordine, degli stessi cittadini, deve essere orientata verso la più possibile vicinanza a questa verità da ricostruire”. Il Guardasigilli ha poi fatto riferimento ai colleghi magistrati caduti per mano mafiosa, così come a tutte le vittime innocenti, ribadendo che “nella loro venerata memoria, dobbiamo riaffermare il nostro impegno solenne e incondizionato”.

 

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