venerdì, 26 Aprile, 2024
Attualità

Coronavirus, oltre alla libertà della mosca dentro il bicchiere c’è di più

Contestare le regole in nome della libertà della mosca dentro il bicchiere è da italiani.
Questa rabbia, quest’energia dovete ancora tirarle fuori per battaglie serie, non abusatene: la crisi economica che arriverà impietosamente per qualcuno, la cassa integrazione mai versata nei vostri conti, i bonus che sembrano un miraggio, i lavori che lasceranno morire senza offrirci opportunità diverse.
Pensate sia finita? O è appena iniziata? Magari sul tavolo già c’è una nuova data probabile di chiusura da attuare a macchia di leopardo e c’è chi non aspetta altro che dimostrarvi che siete degli irresponsabili e che la dittatura alla fine è meglio del potere al popolo, se questo è il popolo. Arriveremo a pensarlo e a quel punto sarà la nostra fine.

Io però non darò mai l’arma al mio assassino.

Speriamo nel virus a questo punto e che si spenga da solo come pare stia facendo, non si può credere più negli italiani, bravi ad alzare i toni dalle loro casette comode, ma quando si tratta di mobilitarsi davvero per far sentire la propria indignazione si perdono per strada perchè gli hanno sventolato una caramella davanti. E credo nei dottori che con coscienza e formazione si stanno impegnando, quelli sì, davvero per il bene per tutti.

Per il resto ieri, passeggiando per un parco e al centro, mi è capitato di imbattermi in bivacchi e negli atteggiamenti arroganti di famiglie auto-centrate, sportivi improvvisati, e altre ‘specie’ che tutto avevano meno che il senso dell’altro. 

Interroghiamoci, italiani, su cosa sia libertà. Il segreto della libertà è il coraggio. Ma il contenuto in cosa consiste? A tratti è sembrato fondamentale il diritto alla corsetta rispetto ai soldi della cassa integrazione, perché a livello mediatico la protesta faceva gola e spostava l’attenzione su piccoli desideri, del tutto legittimi, ma rispetto all’obiettivo del bene comune e del diritto al lavoro assai inferiori come valore. Per le tv e la stampa, i runner erano come ciò che luccica e attira la gazza ladra proprio lì. Non altrove insomma, su argomenti che in altri tempi sarebbero già stati la base per proteste più che serie.

E ieri, invece, abbiamo visto festeggiare, come è successo a Milano, il ritorno in strada con la possibilità di vedersi come si esaurisse tutta lì la conquista da fare. Forse qualcuno non si è accorto che siamo all’inizio della svolta che vogliono imprimerci. Una svolta che sarà sempre più tecnologica, un mondo che sarà sempre più marchiato dagli interessi delle lobby e delle grandi catene, che ci vedrà sempre più relegati in piccoli spazi di libertà, con contratti sempre peggiori, che però ci sembrerà una grazia per cui esultare pure.

Almeno contenete i vostri entusiasmi, vi prego. Evitiamo di apparire così ignoranti, nel senso di ignorare cosa è successo. Sono state smascherate tutte le fake news (di governo e non), siamo stati invasi da dichiarazioni false, ogni giorno c’era uno storytelling diverso del sistema mediatico da affrontare.

Abbiamo assistito agli errori e alle comunicazioni smentite dai fatti di enti come l’Oms. Abbiamo sentito un presidente del consiglio appellarsi all’amore delle banche piazzando uno slogan dietro l’altro ma senza riuscire ancora a vedere la pace dopo la guerra economica. Abbiamo scoperto che i virologi non sono un’entità priva di opinioni, di legami, di intuizioni più o meno sbagliate. Abbiamo saputo che un’App ci avrebbe salvato la vita, anzi no poteva essere un braccialetto elettronico. Che i tamponi, i test sierologici, alla fine non servono, perché ancora non se ne vede traccia. Insomma va tutto bene, fate i bivacchi e godetevi la libertà del criceto sulla ruota. Se va bene a voi. (Lo_Speciale)

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

La Pasqua da reclusi degli italiani, mai così nella storia

Redazione

Guai ai vinti

Tommaso Marvasi

Ammortizzatori sociali, appello al Governo. Confesercenti: dal 10 ottobre 100 mila imprese senza aiuti

Paolo Fruncillo

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.