Centinaia di membri di un gurdwara, ovvero un tempio, Sikh a New York hanno smesso di partecipare ai servizi dopo che l’amministrazione Trump ha permesso all’Immigration and Customs Enforcement (ICE) di operare nei luoghi di culto. Gurdwara Sahib West Sacramento è tra i gruppi religiosi che hanno intentato causa contro l’amministrazione USA per la rimozione delle restrizioni sui raid nei luoghi “sensibili”. I Sikh negli Stati Uniti, principalmente di origine indiana, hanno visto come le preoccupazioni sull’immigrazione abbiano influenzato la loro pratica religiosa. “La gente smetterà di frequentare i luoghi di culto per paura”, ha detto Narinder Singh Thandi, presidente del Gurdwara Sahib West Sacramento, sottolineando che le persone dovrebbero poter godere della libertà in USA. La causa del tempio, presentata insieme a congregazioni quacchere, sostiene che la minaccia di applicazione scoraggia la partecipazione ai servizi, specialmente tra gli immigrati. Anche gruppi cristiani ed ebrei hanno intentato una causa. Le retate nella Bay Area e l’espulsione di 100 immigrati indiani hanno creato agitazione. “Seguiamo il protocollo. Ci sediamo sul pavimento, togliamo le scarpe e copriamo la testa – ha detto Thandi – Non vogliamo che un agente entri con le scarpe. Non sappiamo cosa abbiano in tasca. Non permettiamo armi”. Secondo la Sikh Coalition, ci sono circa 500.000 Sikh e oltre 350 gurdwara negli Stati Uniti. Non ci sono dati specifici sui Sikh senza documenti, ma si stima ci siano circa 725.000. Jatinder Boparai, presidente della Sikh Cultural Society, un gurdwara del Queens, la Sikh Cultural Society ritiene che il governo abbia il diritto di condurre retate. I gurdwara Sikh sono centrali per molti membri della comunità, specialmente per gli immigrati indiani, fungendo da centri sociali e commerciali.
