La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori ha presentato, attraverso il suo Presidente nazionale Francesco Schittulli, la campagna LILT for Women – Nastro Rosa 2024, dedicata all’informazione e alla sensibilizzazione per la lotta al tumore al seno. La conferenza stampa si è tenuta presso il Ministero della Salute.
Nastro Rosa della LILT
Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, che ha partecipato alla conferenza, ha detto: “La campagna Nastro Rosa della LILT è un appuntamento consolidato per diffondere e radicare la consapevolezza dell’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce del tumore al seno, cui è dedicato il mese di ottobre. Anche quest’anno la presentiamo insieme a riprova della solida sinergia con la LILT. La storia recente della lotta al cancro è costellata da grandi scoperte e segnata da formidabili passi avanti nelle prospettive di guarigione, sopravvivenza e qualità della vita dei pazienti. Ma si può e si deve fare più prevenzione. Anche grazie al ruolo cruciale svolto dalla LILT, abbiamo intensificato le iniziative di sensibilizzazione per promuovere l’adozione di stili di vita sani e l’adesione ai programmi di screening” In vista del mese rosa, la LILT propone una nuova campagna incentrata sulla prevenzione, sulla diagnosi precoce e sulla solidarietà tra donne. Con il claim Join the Fight, le tre protagoniste di LILT for Women – Nastro Rosa 2024 invitano le donne a unirsi nella battaglia contro il cancro alla mammella, sottolineando l’importanza della cura del proprio seno in ogni fase della vita, perché la prevenzione non ha età.
La sensibilizzazione
Con oltre 56.000 nuove diagnosi registrate nel 2023, il cancro al seno si è confermato il tumore femminile più frequente in Italia, rappresentando quasi il 30% di tutte le neoplasie nelle donne e, purtroppo, la prima causa di morte nella fascia d’età compresa tra i 35 e i 50 anni. Mentre alcuni fattori di rischio, come l’età, la storia riproduttiva e la familiarità, non sono modificabili, uno degli obiettivi principali della campagna LILT for Women – Nastro Rosa è sensibilizzare le donne sui fattori di rischio modificabili, grazie a una maggiore consapevolezza e corretta informazione.
Le diagnosi
Grazie ai progressi diagnostici e al crescente interesse attivo delle donne, oggi la maggior parte dei cancri viene scoperta nella fase iniziale, quando il trattamento chirurgico è meno invasivo e le terapie più efficaci, a tal punto da parlare sempre più di guaribilità. Questo ha portato a un tasso di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi di oltre l’85%. Il tumore al seno è uno dei tre tumori per cui il calo della mortalità è stato più evidente negli ultimi decenni (insieme ai tumori dello stomaco e del colon-retto), con circa un milione di donne viventi in Italia dopo diagnosi e terapie. Il ministro nel corso del suo discorso ha sottolineato gli enormi passi in avanti compiuti grazie alla ricerca e alla diffusione delle Breast Unit.
La neo plasia più frequente
“Nel 2023 – ha detto Schillaci – in Italia sono state stimate circa 56 mila diagnosi di tumore alla mammella che rappresenta la neoplasia più frequente nelle donne e purtroppo la prima causa di morte nella fascia d’età tra i 35 e i 50 anni. Ci sono però, per fortuna, anche numeri positivi: il dato di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è dell’88% e sono più di 834mila le donne viventi in Italia dopo una diagnosi di cancro al seno. Senza dubbio questi sono traguardi possibili grazie agli enormi passi avanti compiuti dalla ricerca che hanno reso disponibili terapie sempre più innovative e personalizzate e alla diffusione delle Breast Unit che garantiscono diagnosi precoce, interventi chirurgici secondo i più elevati standard e soprattutto una presa in carico multidisciplinare che credo sia la risposta migliore per una malattia come il cancro al seno”.
I centri multidisciplinari
Il ministro ha poi sottolineato come le Breast Unit siano “un modello di presa in carico che si è sviluppato proprio grazie all’impulso del Parlamento Europeo che a partire dalla fine degli anni 90 e soprattutto agli inizi degli anni duemila ha affermato il diritto delle donne affette da questa patologia ad essere curate in centri multidisciplinari e con precisi volumi di attività. E l’Italia si è adeguata alle indicazioni europee”. Schillaci è intervenuto anche sul tema della diffusione delle Breast Unit sul territorio nazionale ricordando il lavoro svolto con le Regioni “per rendere sempre più capillare la presenza dei centri di senologia sul territorio nazionale che al 2022, secondo i nostri dati, risultano essere 194. E a dispetto di un’opinione diffusa non sono tutti concentrati nel Nord, ma sono ormai diffusi su tutto il territorio nazionale”.
Italia lavoro eccellente
E sul valore delle Breast Unit la Commissaria UE Stella Kyriakides ha evidenziato: “In Italia ho visto un lavoro eccellente nel trattamento delle donne con tumore al seno in breast unit specializzate: questo per noi è un esempio che spero potremo condividere con altri stati membri.”