martedì, 3 Dicembre, 2024
Esteri

Kiev usa armi americane. Il Cremlino: ora Russia e Stati Uniti sono nemici

Generale norvegese: la Nato ha qualche anno per la guerra con i russi

La guerra delle parole, tra Nato e Russia, è sempre più pesante soprattutto quando prendono la scena i militari. Ieri il generale Eirik Kristoffersen, capo della difesa norvegese, ha detto testualmente: “ci vorrà del tempo, il che ci dà una finestra ora per i prossimi due o tre anni per ricostruire le nostre forze e le nostre scorte mentre sosteniamo l’Ucraina”. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov risponde che la Russia oggi è un Paese “nemico” degli Stati Uniti, così come gli Stati Uniti lo sono per la Russia e in merito agli istruttori occidentali su territorio ucraino ha detto che per Mosca sono target legittimi che “non godono di immunità.” Poi il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden ha dichiarato che “la pace significa assicurarsi che la Russia non occupi mai, mai, mai, mai l’ Ucraina.”

Kiev e armi occidentali

Ieri l’esercito ucraino si è avvalso per la prima volta del permesso ricevuto dagli Stati Uniti, e da altri alleati, di utilizzare le armi occidentali contro determinati obiettivi militari in territorio russo. Un sistema antiaereo schierato nell’oblast russo di Belgorod è stato distrutto con un Himars prodotto negli Stati Uniti. L’offensiva transfrontaliera lanciata dalla Russia a metà del mese scorso contro la regione di Kharkiv, dove è riuscita ad aprire un nuovo fronte, ha suscitato preoccupazione sia a Kiev che nelle capitali occidentali e tutti si sono affrettati a dare il permesso agli ucraini di estendere il raggio di azione. L’esercito russo ha anche dispiegato sistemi di difesa aerea s-300 tra gli edifici residenziali, vicino a case private, di Sebastopoli, in Crimea, la penisola annessa unilateralmente da Mosca 10 anni fa.

Biden: ho allargato la Nato

Riguardo i processi diplomatici, il Presidente Biden ha spiegato che non considera una proposta di pace quella della Russia, che vuole congelare la situazione, la migliore possibile per l’Ucraina. “No, non lo è – ha commentato in un’intervista al magazine Time, che aveva sottolineato le perdite giornaliere di soldati ucraini – non capisco perché voi saltiate quello che nel frattempo è successo. L’esercito russo è stato decimato, ma voi non lo scrivete, è stato decimato in modo pazzesco”. “La Nato – ha aggiunto – è più forte in modo considerevole da quando sono Presidente. E io sono stato in grado di allargarla”. Biden ha ricordato di aver ricevuto la telefonata dal presidente della Finlandia, Paese poi entrato nella Nato, mentre era in Europa per partecipare a una serie di incontri del G7. “Quell’anno – ha ricordato – avevo incontrato Putin, il quale mi aveva detto che voleva vedere la finlandizzazione della Nato. Io gli risposi che avrebbe visto la “natoizzazione” della Finlandia, e tutti pensarono che io fossi pazzo”. “E sapete una cosa? – ha aggiunto – ci sono riuscito e ora abbiamo la più forte alleanza nella storia”.

La soluzione cinese al conflitto

Dall’altro capo del mondo, invece, il capo della diplomazia cinese Wang Yi ha affermato che 26 nazioni “hanno accettato di aderire o stanno cercando modi per farlo” alla visione di Pechino per risolvere il conflitto Russia-Ucraina. Wang ha affermato che sia la Russia sia l’ Ucraina hanno “confermato la maggior parte del contenuto” dei principi per una soluzione politica stabiliti da Cina e Brasile in una dichiarazione congiunta del mese scorso. Mentre per la Conferenza di pace in Svizzera la Comunità degli stati indipendenti (Csi) ha comunicato che non parteciperà. Anche dagli Stati Uniti è stato deciso che non sarà presente il massimo rappresentante, ma la vicepresidente Kamala Harris accompagnata dal consigliere alla sicurezza nazionale Jake Sullivan.

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