sabato, 16 Novembre, 2024
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Ospedale Pediatrico Bambino Gesù: “Ogni anno oltre 100 i nuovi casi di abuso e maltrattamento di minori”

Il 4 giugno di ogni anno si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale dei bambini innocenti vittime di aggressioni. L’obiettivo della giornata, istituita il 19 agosto del 1982 durante una sessione speciale dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, è quello di “sensibilizzare e prendere atto del dolore che affligge i bambini che in tutto il mondo sono vittime di abusi fisici, mentali ed emotivi”. In occasione della Giornata Internazionale dei bambini innocenti vittime di aggressioni, l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù evidenzia l’esperienza maturata in oltre 40 anni di lavoro con bambini e ragazzi maltrattati. Sono oltre 100 ogni anno i nuovi casi di abuso e maltrattamento di minori gestiti dall’Ospedale. Più di 3.000 sono i casi registrati nell’ultimo quindicennio, a partire dal quale le situazioni di rischio tra i minori che accedono al Bambino Gesù vengono intercettate con un’apposita procedura di screening. Incuria o eccesso di cura le forme più frequenti di abuso. L’età media è di 12 anni. Nella casistica, sono presenti anche bambini con traumi da guerra.

 

Bambini in fuga da zone di conflitti

In oltre quattro decenni di esperienza sul fronte della cura dei bambini vittime di violenza, l’Ospedale Bambino Gesù ha registrato attraverso l’Unità operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’adolescenza più di 5.000 casi. Tra questi, anche alcuni bambini e ragazzi in fuga da zone di conflitti: Ucraina, Siria, Africa.

Nel dettaglio, tra il 2008 e il 2022 sono stati seguiti in day hospital neuropsichiatrico 3.200 bambini e ragazzi abusati o maltrattati: oltre 200 all’anno (di cui circa 130 nuovi casi e 70 in follow up), secondo un andamento sostanzialmente costante. Rispetto al tipo di abuso subito, il più frequente è la ‘patologia delle cure’, seguono la violenza assistita, l’abuso sessuale e il maltrattamento fisico e psicologico.

 

L’80% degli abusi compiuto in famiglia

Nella casistica del Bambino Gesù, più dell’80% degli abusi, in tutte le declinazioni, è stato compiuto all’interno della famiglia. Riguardo al genere, le varie forme di violenza vengono esercitate in misura sostanzialmente pari su maschi e femmine, eccetto l’abuso sessuale che, nella fascia d’età 7-18 anni, ha un’incidenza 3 volte superiore tra le femmine rispetto ai maschi. Dal 2009 l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù utilizza una procedura per la rilevazione degli abusi sui minori basata sull’analisi di una serie di indicatori. Questo strumento di screening viene applicato ai pazienti che accedono in Ospedale in qualsiasi regime assistenziale (pronto soccorso, ricovero ordinario o diurno, ambulatori). In presenza di segni sospetti si attiva un percorso clinico ad hoc: il caso viene valutato da un team di specialisti (in particolare medici di pronto soccorso, traumatologi, psicologi e neuropsichiatri, medici legali) che emette la diagnosi e definisce l’iter di cura più adeguato.

 

Nella mente e nel cuore i segni della violenza

La gran parte dei pazienti per cui viene fatta una segnalazione per un abuso sospetto o accertato viene presa in carico dalla Neuropsichiatria del Bambino Gesù in un day hospital, espressamente dedicato alle vittime di violenza (percorso Child Care). La dott.ssa Paola De Rose, neuropsichiatra del Bambino Gesù referente del percorso “Child Care” ha spiegato: “I ragazzi che vengono nel nostro Servizio portano nella mente e nel cuore i segni della violenza; alcuni li esprimono chiudendosi e buttandosi giù, altri mettendo in atto comportamenti dirompenti, alcuni congelano le emozioni, altri le fanno esplodere. Tutti, però, hanno la possibilità e il diritto di cambiare la traiettoria a cui la vita fino a questo momento li ha esposti. Ed è proprio il compito di noi adulti contribuire alla cura di queste ferite”.

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