venerdì, 3 Maggio, 2024
Economia

Perdite erariali per 620 milioni di euro a causa del fenomeno dell’illegalità nel mercato dei prodotti da fumo

“L’acquisto di prodotti da fumo e da inalazione tramite canali non ufficiali genera complessivamente Perdite dirette per il sistema Paese di circa 540 milioni di euro di fatturato, di 5.100 posti di lavoro e mancate entrate erariali per 620 milioni; la perdita è legata soprattutto al mondo dell’elettronico (E-cig), dove si stima un mancato fatturato di circa 410 milioni di euro. Inoltre, sul tema Cannabis light sono oltre 2 milioni di euro di acquisti in un settore senza regole né imposizione fiscale”. Questi sono i dati che emergono dalla ricerca “Prodotti da fumo e da inalazione: studio sul fenomeno dell’illegalità”, presentati in Senato della Repubblica da Logista, principale distributore in Europa di prodotti e servizi per i punti vendita, in collaborazione con Ipsos. L’indagine, che per la prima volta analizza il fenomeno del mercato illegale per canale di vendita e misura il mercato della cannabis light, è finalizzata a comprendere e investigare in profondità abitudini e comportamenti dei fumatori in Italia, a stimare il peso degli acquisti dei prodotti da fumo e da inalazione in canali illegali e ad approfondire la consapevolezza e le percezioni degli Italiani in merito all’illegalità nel contesto del mercato dei prodotti da fumo e da inalazione. In particolare, lo studio evidenzia come l’illecito stia drammaticamente sottraendo risorse strategiche per il Paese.

Una perdita di 5.100 posti di lavoro

Come anzidetto, l’indagine rileva come il mancato fatturato complessivo si traduce in una sottrazione di 5.100 posti di lavoro e 620 milioni di euro di mancate entrate erariali. Tali perdite sono attribuibili alle e-cig per 160 milioni di euro e ai prodotti con combustione, dove IVA e accisa hanno un peso rilevante sul prezzo pagato dal consumatore, per 460 milioni di euro. In particolare, per le e-cig (sia usa e getta sia capsule e liquidi) il valore totale che transita online da canali non ufficiali (siti internet illegali e social network) raggiunge il 65% del valore del mercato online totale (legale e illegale). Lo studio affronta inoltre il dimensionamento del mercato della ‘cannabis light’, in Italia venduta per usi tecnici o come prodotto da collezionismo, che ha un valore complessivo di oltre 2 miliardi di euro. I valori economici stimati si attestano sugli 829 milioni di euro per il consumo di infiorescenze, 522 milioni per le e-cig con cannabis light, 741 milioni per i liquidi di inalazione. Secondo l’indagine viene invece fumata o inalata dal 2,8% della popolazione tra 16 e 85 anni (1,4 milioni di persone). In generale, dallo studio Logista emerge che i consumatori di prodotti da fumo e da inalazione che ricorrono ai canali non ufficiali siano soprattutto uomini (59%), under 35 (45%) e dichiarino una maggiore propensione al rischio, che si sostanzia in “una minore preoccupazione delle conseguenze delle proprie azioni, anche se sbagliate e una maggiore accettazione degli atti illeciti”. Quanto agli effetti sulla criminalità, sia la maggior parte degli italiani, sia dei fumatori/vaper considera l’acquisto da canali non ufficiali un vero e proprio reato che andrebbe punito penalmente.

Un fenomeno criminale che impoverisce

Erario e filiera Lo studio, disponibile su logista.it, è stato presentato in Senato nella Sala degli Atti Parlamentari della Biblioteca Giovanni Spadolini. Dopo i saluti istituzionali del Vicepresidente Senato della Repubblica, Sen. Licia Ronzulli, lo studio è stato commentato da un tavolo cui hanno preso parte il Col. Gaetano Cutarelli, Comandante del Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza e Francesca Torricelli, Dirigente Ufficio Disciplina Tabacchi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, oltre alle associazioni di categoria rappresentate da Mario Antonelli della Federazione Italiana Tabaccai (FIT) e Flavio Romeli di Assotabaccai. Alla presentazione è seguito un panel di confronto tra il Sen. Matteo Gelmetti, Membro Commissione Bilancio del Senato della Repubblica, l’On. Giuseppe Mangialavori, Presidente Commissione Bilancio della Camera dei deputati, il Sen. Fausto Orsomarso, Membro Commissione Finanze del Senato della Repubblica e Federico Rella, Vicepresidente e Direttore Corporate Affairs di Logista Italia. “Sebbene il contrabbando e la contraffazione nel nostro Paese non abbiano raggiunto i picchi di altri Paesi europei – ha dichiarato Mario Antonelli di FIT – si tratta di un fenomeno criminale che impoverisce l’Erario e tutta la filiera. Noi tabaccai, quale parte lesa, siamo a disposizione per offrire ogni possibile contributo esperienziale alle Istituzioni ed alle Autorità di vigilanza e controllo per individuare insieme tutte quelle possibili strategie e quegli interventi che possono risultare efficaci in questa lotta senza quartiere”.

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