Nel 2023 il mercato del libro in Italia ha registrato una tenuta sostanziale, offrendo una prospettiva di crescita che, tuttavia, si staglia in chiaroscuro rispetto al futuro. Secondo l’analisi di mercato dell’Associazione Italiana Editori (AIE), realizzata in collaborazione con Nielsen BookScan e IE Informazioni Editoriali, le vendite dell’editoria trade (i libri a stampa di narrativa e saggistica, compresi i titoli per bambini e ragazzi ed esclusa la scolastica, comprati nelle librerie fisiche e online e nella grande distribuzione) nel 2023 hanno raggiunto i 1,697 miliardi di euro a prezzo di copertina, segnando un aumento dello 0,8% rispetto all’anno precedente e un significativo +14,1% rispetto al 2019. Tuttavia, le copie vendute sono state 111,85 milioni, in flessione dello 0,7% rispetto all’anno precedente, ma con un notevole +12,6% rispetto al 2019.
In concomitanza con il XLI ‘Seminario di perfezionamento della Scuola per librai Umberto e Elisabetta Mauri’ di Venezia, l’AIE ha presentato i dati, evidenziando la vitalità del settore ma sottolineando alcune sfide significative. Il prezzo medio di copertina dei libri acquistati nel 2023 è stato di 15,17 euro, in crescita dell’1,5% rispetto all’anno precedente, ma con una crescita più contenuta rispetto all’inflazione che è stata del 5,7%. Nel periodo 2019-2023, i prezzi dei libri sono cresciuti del 2,6%, mentre l’inflazione generale è stata del 15,7%, indicando uno sforzo degli editori nel mantenere prezzi competitivi.
Bene le librerie fisiche
Le librerie fisiche in Italia stanno recuperando terreno, rappresentando il 54,7% del mercato trade nel 2023, un aumento rispetto al 53,5% del 2022, ma ancora 10 punti percentuali sotto i valori pre-pandemia. L’online si attesta al 40,7%, mentre la grande distribuzione è ferma al 4,6%. Questo recupero è significativo, ma la sfida rimane, poiché nel 2024 alcune misure a sostegno della domanda di libri potrebbero venir meno, e la crescita dei costi di produzione pesa sui bilanci degli editori.
Sebbene le vendite di e-book e audiolibri siano in crescita (rispettivamente del 2,5% e del 12% nel 2023), gli italiani preferiscono ancora la versione cartacea, rappresentando solo il 6% del mercato complessivo (trade di copie a stampa più digitale) che ammonta a 1,806 miliardi di euro.
Il 2023 è stato l’anno della narrativa italiana, che ha segnato una crescita del 7,2%, a fronte di una diminuzione del 3,6% della narrativa straniera. Altri generi che hanno visto un aumento includono la manualistica (+4,7%) e la saggistica di divulgazione (+4,6%), mentre i fumetti sono in calo del 10,6%.
Sfide per il futuro
Ricardo Franco Levi, Presidente della Federazione degli Editori Europei (FEP), sottolinea il ruolo centrale del libro nell’economia e nella cultura del Paese, ma avverte delle sfide future. La competitività dell’industria editoriale italiana si riflette nella crescita della narrativa italiana, preparando il terreno per la Fiera del Libro di Francoforte 2024, dove l’Italia sarà Ospite d’Onore.
Il confronto con altri Paesi europei mostra una crescita simile in Francia e Regno Unito (+1%) e una crescita più marcata in Germania (+2,9%), mentre gli Usa registrano un lieve arretramento (-0,2%). La Federazione degli Editori Europei (FEP) è impegnata nella difesa del diritto d’autore, soprattutto in relazione alla regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale, e chiede maggiore trasparenza sui dati utilizzati per allenare gli algoritmi.