La Camera ha approvato il disegno di legge di conversione del decreto per il cosiddetto “Piano Mattei per lo sviluppo in Stati del Continente africano”, già approvato al Senato il 19 dicembre scorso e dunque ora diventato legge. I voti favorevoli sono stati 169, i contrari 119, gli astenuti 3. Come evidenziato dal Governo nella relazione illustrativa allegata al disegno di legge di conversione, il Piano persegue la costruzione di un nuovo partenariato tra Italia e Stati del Continente africano, “mediante la promozione di uno sviluppo comune, sostenibile e duraturo, nella dimensione politica, economica, sociale, culturale e di sicurezza.”
Stati africani più vicini
Il Piano dura 4 anni e avrà anche l’obiettivo di prevenire le “cause profonde” delle migrazioni irregolari. Inoltre, rafforzerà il coordinamento delle iniziative pubbliche e private, anche finanziate o garantite dallo Stato italiano, rivolte a Stati del Continente africano. Il testo prevede la condivisione e la partecipazione degli Stati africani interessati all’individuazione, alla definizione e all’attuazione degli interventi del Piano e l’impegno compartecipato alla stabilità e alla sicurezza regionali e globali. Saranno attuate azioni a più ampio spettro come il partenariato per la cooperazione allo sviluppo e lo sfruttamento sostenibile delle risorse naturali, incluse quelle idriche. Saranno attivati interventi per le infrastrutture, anche digitali e per il sostegno all’imprenditoria giovanile e femminile. Previsti anche collaborazioni per il turismo, la cultura e la prevenzione e gestione dei flussi migratori.
Ampia cabina di regia
In merito alla governance, il Piano funzionerà, come ha spiegato la Presidente Meloni, da “cornice politica” che sarà messa a punto da una Cabina di regia, presieduta dalla stessa Presidente del Consiglio dei ministri e composta dal Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con funzioni di vicepresidente, e dagli altri Ministri, dai viceministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale e delle imprese e del Made in Italy, dal Presidente della Conferenza delle regioni e delle province autonome, dal direttore dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, dai presidenti dell’ICE-Agenzia italiana per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, della società Cassa depositi e prestiti, della società SACE della società Simest, da rappresentanti di imprese a partecipazione pubblica, delle università, della società civile e del terzo settore, di enti pubblici e privati. La partecipazione alla Cabina di regia è a titolo gratuito.
Struttura di missione
Inoltre, si istituisce presso la Presidenza del Consiglio una struttura di missione che assicura supporto al Presidente per l’esercizio delle funzioni di indirizzo e coordinamento dell’azione strategica del Governo relativamente all’attuazione del Piano Mattei e ai suoi aggiornamenti; cura il segretariato della Cabina di regia; e predispone la relazione annuale al Parlamento. A Palazzo Chigi è costituita una struttura di missione il cui coordinamento è affidato a Fabrizio Saggio, nominato a dicembre consigliere diplomatico di Meloni. Per la struttura di missione sono stanziati 235mila euro per il 2023 e 2,8 milioni all’anno dal 2024 (dal Fondo per le esigenze indifferibili). Il 30 giugno di ogni anno il Governo dovrà trasmettere al Parlamento la relazione approvata dalla Cabina di regia sullo stato di attuazione del Piano Mattei che indica anche misure per migliorare la sua attuazione.
un commento
Ottimo direttore
Tutto e non tutto come già scritto mesi fa
Saluti