mercoledì, 22 Maggio, 2024
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Manovra, Tria “Per trovare fondi serve la Spending Review”

ROMA (ITALPRESS) – "Il sentiero del governo verso la manovra non è stretto, è strettissimo, perché scarsissimi sono i fondi disponibili. Nella corsa affannosa per trovare qualche risorsa si compiono passi falsi, come la tassa sulle banche. L'unica è una minuziosa e capillare spending review». E' il pensiero di Giovanni Tria, economista all'università di Tor Vergata a Roma, ministro dell'Economia nel Conte I e consulente di Giancarlo Giorgetti nel periodo del governo Draghi. "Potrei raccontare la mia esperienza. Basta avere fiducia nei bravissimi tecnici della Ragioneria: in un bilancio da quasi mille miliardi ci sono infinite sacche di stanziamenti improduttivi, esenzioni, contributi e deduzioni inutili se non a servire questa o quella lobby. Certo, non è il momento di impegni imponenti modello Ponte, né di sgravi fiscali rilevanti». «Il perno è il Patto di stabilità – continua Tria – però non si capisce la posizione che si vuole prendere. C'è la proposta di Bruxelles che si dice comporti più flessibilità, e quella tedesca che vuole fissare termini precisi. L'Italia parteggia per la prima, che però, in realtà ci fa perdere sovranità». "Perché? Perché affida a un negoziato Paese per Paese con la Commissione un programma personalizzato di rientro dal debito. Ma in questo negoziato l'Italia è il contraente debole: quando fu fatta una classificazione in quattro categorie dei Paesi a seconda del rischio, finimmo nella peggiore. Sulle proteste contro i rialzi dei tassi. «Non è stata una grande idea, così come i continui spesso incomprensibili appelli contro l''Europa matrigna' o i ritardi sul Mes: da ministro avevo ottenuto una serie di condizioni migliorative, tutto si è arenato non per motivi di politica interna. Neanche Draghi è riuscito a ottenere la ratifica». Sul Pnrr: "Nulla giustifica la confusione attuale, però i problemi ci sono. Rischiamo di essere travolti da una montagna di progetti non finiti. Non a caso molti Paesi hanno contenuto il prelievo dei fondi loro spettanti. A parte i fondi che non devono essere restituiti, sempre debito è, e si cumula sui livelli che sappiamo". – foto: Agenzia Fotogramma – (ITALPRESS). pc/com 28-Ago-23 08:49

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