martedì, 30 Aprile, 2024
Cultura

Ministero della Cultura e America: “Torna in Italia un incunabolo di Cristoforo Colombo”

Un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, condotta dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale e dagli investigatori americani di H.S.I. (Homeland Security Investigation), ha consentito il rientro in Italia di un manoscritto del 1493 con cui Cristoforo Colombo, al rientro dalle Americhe, annunciava ai Reali di Spagna la scoperta del Nuovo Mondo. L’epistola ‘de Insulis Indiae supera Gangem nuper inventis’ era stata trafugata, in epoca antecedente al 1988, dalla Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia. Tale documento è composto da otto pagine scritte in latino ed è di elevatissima importanza storico-bibliografica e di considerevole valore commerciale.

La confisca

La lettera di Colombo era nelle mani di un facoltoso collezionista di Dallas, risultato, poi, essere detentore in buona fede. Quest’ultimo, informato della provenienza illecita del bene, sulla base di evidenze e riscontri raccolti dal Comando dei Carabinieri, non si è opposto alla confisca posta in essere dalla Procura di Philadelphia e alla definitiva restituzione allo Stato italiano. D’intesa con la magistratura, i Carabinieri ne cureranno la consegna alla Biblioteca Nazionale di San Marco. Nel mercato statunitense erano confluiti alcuni altri rari incunaboli di Cristoforo Colombo, oggetto di monitoraggio da parte degli investigatori americani per la presunta presenza di falsi e di altri documenti evidentemente rubati da biblioteche italiane ed europee.

Un ‘bene’ per Venezia

L’inchiesta è nata dalla prosecuzione delle attività che nel 2016 hanno consentito il recupero di un altro esemplare della lettera di Colombo trafugata dalla Biblioteca Riccardiana di Firenze e sostituita con un falso. Durante la restituzione dell’incunabolo, avvenuta presso il Ministero della Cultura, il Ministro Gennaro Sangiuliano ha detto: “Le opere d’arte esprimono tutte un valore, ciascuna con le proprie caratteristiche, ma questo incunabolo è legato ad un nome fondamentale della nostra geografia identitaria quello di Cristoforo Colombo. Questo bene, recuperato grazie al prezioso lavoro dei Carabinieri del Comando Tutela del Patrimonio Culturale e alla fondamentale cooperazione con le autorità statunitensi, verrà restituito alla Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia e in questa occasione, insieme con il Presidente della Regione Luca Zaia, si sta pensando di realizzare una mostra itinerante dedicata a Colombo nelle città del Veneto”. Il Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, Generale di Brigata Vincenzo Molinese, presente alla riconsegna, ha dichiarato: “La restituzione della lettera di Cristoforo Colombo testimonia ancora una volta la preziosa collaborazione italo-americana nel campo della cooperazione giudiziaria e di polizia, in particolare, tra i Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale e l’Homeland Security Investigations. Con il coordinamento delle magistrature dei due Paesi, questo lavoro ha permesso di riconsegnare al patrimonio italiano un’importante testimonianza storico-culturale. I Carabinieri dell’Arte, con immutata passione, proseguono nell’infaticabile impegno nella tutela del patrimonio culturale, tra l’altro, grazie alla costante sinergia con il Ministero della Cultura. Le vestigia della storia e dell’arte sono patrimonio dell’intera umanità e vanno preservate. Ne è esempio il documento oggi restituito, laddove Cristoforo Colombo descrive il suo viaggio verso il nuovo mondo”.

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