Oggi 9 Maggio 2023 non è una giornata come le altre. Ci riporta al 9 Maggio 1978. Il pensiero, l’eredità e la testimonianza che ci ha lasciato Aldo Moro è immensa. Siamo cresciuti leggendo e ascoltando la persona, l’uomo, lo statista, il professore universitario Aldo Moro come luce che illumina la costruzione di un nuovo domani. “Se fosse possibile dire: saltiamo questo tempo e andiamo direttamente a questo domani, credo che tutti accetteremmo di farlo, ma, cari amici, non è possibile; oggi dobbiamo vivere, oggi è la nostra responsabilità. Si tratta di essere coraggiosi e fiduciosi al tempo stesso, si tratta di vivere il tempo che ci è stato dato con tutte le sue difficoltà. Camminiamo insieme perché l’avvenire appartiene in larga misura ancora a noi.”
Cosi le parole di Aldo Moro risuonano come appello alla responsabilità ma anche all’impegno, all’umanesimo sociale attivo e permanente. Le letture dei suoi discorsi parlamentari, gli studi sull’elaborazione del pensiero accademico, l’analisi del messaggio pedagogico quotidiano agli studenti nelle aule della Sapienza di Roma, la linguistica politica su nuove formule autenticamente democratiche e costituzionali, sono la rinnovata scoperta di un messaggio sociale e “scientifico” senza tempo e senza limiti. “Pensateci bene cari amici, siate indipendenti. Non guardate al domani, ma al dopodomani” diceva Moro.
Moro il Professore e Parlamentare che da Ministro dell’Istruzione introdusse lo studio dell’educazione civica nelle scuole, elaborò da riformista dossettiano un piano decennale per l’istruzione diretto a rendere effettivo il diritto alla scuola con nuovi edifici, borse di studio e assistenza. Straordinaria fu la sua intuizione attraverso la neonata RAI di dare avvio alla creazione di quella che fu chiamata la “Telescuola” e che poi diventerà la trasmissione “Non è mai troppo tardi” del maestro Alberto Manzi. Aldo Moro aveva anticipato non solo la terza missione della conoscenza ma anche la quarta nell’opera quotidiana di superare le disuguaglianze e porre l’attenzione alla dignità umana e allo sviluppo umano integrale della persona.
Obiettivo della telescuola, prima forma di educazione a distanza, era di agevolare l’alfabetizzazione del paese “fattiva” per tutti. Aldo Moro aveva già anticipato verso la fine degli ’50, l’Obiettivo Quattro dell’Agenda ONU 2030 sullo Sviluppo Sostenibile in tema di qualità dell’educazione per tutti. “Questo Paese non si salverà, la stagione dei diritti e delle libertà si rivelerà effimera, se in Italia non nascerà un nuovo senso del dovere.” Un pensiero e una visione di società che Aldo Moro ha donato a ognuno e che non può assolutamente lasciarci immobili e senza impegno permanente. Il suo è un pensiero moderno e attuale che “ci contiene e ci unisce” in una lezione senza confini temporali e di spazio che mai tramonterà.