sabato, 20 Aprile, 2024
Ambiente

Serpillo (Uci) AQUAE – World Water day – Il ciclo dell’acqua nel settore agroalimentare. Aspettative e prospettive dal mondo dell’agricoltura

Questa mattina il presidente dell’UCI Mario Serpillo é intervenuto al convegno AQUAE tenutosi presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.

Il convegno, è stato promosso dall’Università degli Studi di Roma Foro Italico e da SITI Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica con il patrocinio anche dell’UNESCO, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle Foreste.
L’obbiettivo di tale manifestazione era di incentivare un dialogo sinergico tra le parti e sensibilizzare l’opinione pubblica, soprattutto i ragazzi, attraverso una giornata focalizzata sull’importanza dell’acqua.
Durante il convegno, nel suo intervento, il presidente dell’UCI Serpillo ha ricordato
“Negli ultimi cinquanta anni, l’acqua è divenuto un bene sempre meno presente. Ciò è stato determinato dall’aumento della popolazione mondiale, con l’aggravio dell’uso eccessivo e indiscriminato di acqua..

Secondo il Rapporto delle NAZIONI UNITE – prosegue Serpillo- l’uso globale dell’acqua è aumentato di 6 volte negli ultimi 100 anni e continua a crescere costantemente ad un tasso di circa l’1% annuo, per l’aumento della popolazione e il cambiamento dei modelli di produzione e consumo di risorse. Di fronte a queste esigenze contrastanti, ci sarà poco spazio per aumentare la quantità di acqua utilizzata per l’irrigazione, che attualmente rappresenta il 69% di tutti i prelievi di acqua dolce.”

Mario Serpillo ha poi concentrato il suo discorso proponendo interventi mirati per quanto concerne il mondo agricolo e la conseguente produzione; “ è necessario intervenire sulle infrastrutture esistenti, mettendole in condizione di garantire efficienza, assicurando i necessari interventi di manutenzione e sviluppo e riuscendo a stabilire un dialogo concreto con le imprese, attraverso una strategia condivisa pubblico-privata.
Quest’anno, per via dello stress idrico, perderemo il 30% della produzione nazionale di riso ed il 15% del mais, mentre filiere storiche come l’olio ed il vino soffrono e faranno segnare numeri in perdita. Siamo giunti ad un punto limite, in cui produttori e consumatori devono imparare ad avere comportamenti diversi da quelli attuali.”

Il PNRR rappresentanza in sé un’ottima opportunità per rispondere alle sfide proposte dalla Missione 2-Agricoltura del Piano come ad esempio la possibilità di produrre macchinari che, per l’estrazione dell’olio d’oliva’, usino meno acqua.

Il presidente dell’UCI, Mario Serpillo, conclude poi il suo intervento lanciando una riflessione lungimirante “iniziamo a ragionare anche sull’opportunità di scegliere colture meno avide di acqua, come la canapa per le coltivazione di quei territori giá afflitti dalla scarsa riserva idrica”.

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