giovedì, 21 Novembre, 2024
Esteri

Ucciso Colonnello iraniano. Per droni di Teheran ai russi?

Alcune fonti hanno riferito la notizia dell’assassinio in Iran del colonnello Mehdi Mollashahi, che sarebbe stato responsabile della consegna dei droni Shahed-136 in Russia e dell’addestramento al loro utilizzo. L’informazione è stata confermata anche dall’agenzia iraniana Tasnim.

Il colonnello Mehdi Mollashahi, al momento dell’attacco, era assieme ad un altro ufficiale di sicurezza iraniano, il tenente colonnello Javad Kiha.

Entrambi sono stati colpiti a morte da “persone sconosciute” in una delle piazze di Zahedan, città nel sud-est dell’Iran, che è il centro amministrativo della provincia del Sistan e del Baluchistan (al confine con Afghanistan e Pakistan). È stato anche riferito che le autorità iraniane hanno avviato un’indagine su coloro che potrebbero essere dietro all’attacco e che al momento i responsabili sarebbero riusciti a scappare. Dalle foto della scena dell’omicidio si evince che i due ufficiali sono stati uccisi a bordo del veicolo su cui stavano viaggiando.

Il colonnello Mollashahi rappresentava il Corpo di Salman in Sistan e Baluchistan, una formazione regionale provinciale del Corpo delle guardie rivoluzionarie iraniane (IRGC). Il tenente colonnello Kika era un membro della formazione paramilitare Basij.

L’IRGC, detta anche Guardia Rivoluzionaria dell’Iran, è una formazione paramilitare su cui poggia il potere degli Ayatollah iraniani dopo la Rivoluzione Islamica del 1979. L’IRGC fa parte delle forze armate iraniane, ma è considerata una guardia d’élite con poteri speciali.

L’agenzia Tasnim, secondo le conclusioni di alcuni ricercatori specializzati in Medio Oriente, è un’agenzia di stampa associata al Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche. Non sorprende quindi che il rapporto diffuso dall’agenzia non faccia alcun riferimento circa il ruolo effettivamente svolto dal colonnello Mehdi Mollashahi e dal tenente colonnello Javad Kiha.

L’informazione che i due soldati uccisi fossero incaricati delle consegne di droni alla Federazione Russa è stata riportata esclusivamente dall’emittente israeliana “Canale 9” che ha riferito: “Secondo rapporti non verificati, il colonnello Mehdi Mollashakhi era responsabile della fornitura di droni iraniani alla Russia”.

Sebbene il ruolo del colonnello assassinato Mehdi Mollashakhi nella fornitura di droni Shahed-136 alla Russia rimanga tuttora non confermata, va detto che le forze dell’IRGC sono effettivamente coinvolte in questa assistenza iraniana all’esercito russo.

Già il 12 ottobre, l’Institute for the Study of War – per la prima volta – aveva riferito che personale iraniano, nell’ambito di una attività di cooperazione militare con la Russia, si trovava nei territori occupati dell’Ucraina per svolgere attività addestramento ed assistenza all’uso dei droni kamikaze. L’ISW aveva formulato questa ipotesi anche sulla base del fatto che il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie iraniane è il principale operatore di UAV in Iran; quindi, è probabile che gli istruttori iraniani con cui la Federazione Russa collabora rappresentino l’IRGC o siano affiliati ad esso.

Allo stesso tempo, il New York Times sottolinea che non è chiaro se gli istruttori iraniani utilizzino i droni da soli o addestrino l’esercito russo a farlo. Successivamente si è saputo che gli istruttori iraniani lavorano anche in Bielorussia.

Il 24 ottobre, il ministero degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, ha affermato che il suo Paese sarebbe pronto a inviare esperti militari per indagare sulle accuse di fornitura di droni kamikaze iraniani alla Russia.

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