venerdì, 26 Aprile, 2024
Attualità

Gas, dal 2023 acquisti comuni Ue Energia. Bonomi: è emergenza

Una piattaforma comune dei 27 Paesi europei per l’acquisto del gas e un mercato alternativo al posto del Ttf di Amsterdam.Su questi punti l’accordo c’è e dovrebbe essere formalizzato nel prossimo Consglio
europeo. Il tetto al prezzo del gas non è più un tabù, le divergenze rimangono ma si assottigliano.Intanto in Italia cresce la preoccupazione di imprenditori e delle associazioni dei consumatori C’è un fronte molto
ampio contro il caro energia.

Gas, rispunta il tetto al prezzo

“Applicare un tetto massimo o un corridoio al prezzo del gas sul mercato all’ingrosso”. È l’indicazione presente nel documento congiunto firmato dai Ventisette ministri dell’Energia europei riuniti a Praga e diretto alla Commissione. Il dibattito che ha tenuto banco a Praga è sulle divergenze in particolare sul fatto che “tale misura sia possibile ed economicamente efficiente o se possa portare a razionamento, arbitraggio o sussidi”, si spiega nella nota sottoscritta dai Paesi che chiedono di studiare l’opzione di modificare i riferimenti all’indice Ttf nei contratti pertinenti attraverso una misura legale e/o regolamentare dell’Ue” rimarcando, però come anche in questo caso “le opinioni divergono”.

Il nodo sul Price cap

Su acquisti, prezzi e verifiche, c’è un accordo, al contrario sul price cap sul gas, va preso in considerazione solo per il gas russo da gasdotto e “molta cautela va esercitata anche sul price cap al gas per la produzione dell’elettricità”. Sono le proposte rilanciate da Germania e Paesi Bassi in un non-paper (documento non ufficiale), di cui l’AGI ha preso visione, presentato al Consiglio informale Energia in corso a Praga.

Italia, Polonia, Grecia e Belgio

È la risposta diretta al “non-paper” di Italia, Grecia, Polonia e Belgio che chiedeva un price cap dinamico a tutto il gas importato. Ed è una prima risposta anche alle proposte della Commissione europea che
vorrebbe agire sia sul gas per la produzione di elettricità che sul Ttf.
“È imperativo rendere operativa immediatamente la piattaforma comune”, si sottolinea nel documento reso noto dall’Agi, “per gli acquisti di gas dell’Unione europea. Raggruppare gli acquisti di gas da parte dell’Ue aiuterebbe a evitare di farsi concorrenza reciprocamente e di ostacolare la sicurezza dell’approvvigionamento”.

Confindustria e Consumatori

Se in Europa si discute su come armonizzare le proposte per evitare spaccature. In Italia, crescono le richieste di intervento del nuovo Governo con proposte e indicazioni che dovranno servire a tutelare
imprese, e piccole realtà produttive, così come famiglie e persone in disagio economico.

Confindustria, appello di Bonomi

Per il presidente degli industriali la situazione è di emergenza. “In questa condizione di prezzi energetici, la situazione è diventata insostenibile”, sottolinea Carlo Bonomi, leader di Confindustria, “Siamo
entrati in una fase in cui interi settori, non solo gli energivori, sono costretti a rallentare significativamente le produzioni, a non poter garantire la soddisfazione degli ordini”.

Imprese, difficoltà insostenibili

“Viviamo in un contesto globale estremamente complesso e instabile”, evidenzia Bonomi, “prima a causa della pandemia e oggi a causa dell’invasione russa dell’Ucraina. Le nostre imprese hanno saputo ancora
una volta reggere l’urto di questi elementi spiazzanti”.
In particolare, spiega Bonomi, “nel post pandemia e anche nei primi mesi di conflitto, si è vista tutta la forza che il sistema industriale italiano ha
accumulato facendo tesoro della crisi post 2011: maggiore patrimonializzazione, maggiore capacità di investimento, tenacia e abilità nello scalare posizioni nel commercio mondiali”.

I costi, la stima degli industriali

Confindustria indica anche con i numeri perché, “la situazione è diventata insostenibile”. “Per il 2022 stimiamo 110 miliardi di euro di costi per energia, si passa dal 4,5% del Pil al 10% del Pil”, illustra
Carlo Bonomi, “L’Ocse ha stimato una crescita bolletta energetica fino al 13% del Pil. Questo vuol dire che l’incidenza dei costi energetici nei bilanci imprese italiane passerà dal 5% al 10%. Sono livelli
insostenibili”, conclude il presidente degli industriali, “numeri che da soli raccontano le difficoltà delle imprese italiane”.

I Consumatori, le sigle unite

Le Associazioni dei Consumatori propongono una grande Assemblea dei quadri e attivisti che si prevede di tenere in rete il prossimo 18 ottobre. “L’incontro”, scrivono le Associazioni, “sarà aperto alle forze
sociali che condivideranno le ragioni e le modalità delle iniziative da assumere insieme e i temi e le proposte aggiornate”. Queste le sigle firmatari coinvolte nel progetto: Adiconsum, Adoc, Adusbef, Assoutenti, Casa del consumatore, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, CTCU, Federconsumatori, Lega consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Movimento Consumatori, Udicon, Associazione Utenti
Radiotelevisivi; ed hanno già sviluppato la mobilitazione contro il caro-vita e contro il caro-energia
con diverse manifestazioni unitarie.

No ai distacchi di luce e gas

Sono numerose le proposte messe a punto da consegnare al Governo. La prima è una sospensione dei distacchi di energia elettrica e gas, “ampliando e migliorando gli accordi per la rateizzazione lunga delle
bollette, anche tramite una specifica garanzia pubblica, istituendo una procedura speciale presso il Servizio Conciliazione Clienti Energia di Arera”.

La morosità incolpevole

Per le Associazioni bisogna è necessario ridefinire la casistica di “morosità incolpevole, allargandola alle difficoltà sopravvenute per i nuclei familiari anche ai fini dell’accesso al bonus sociale per
elettricità e gas”

Società, no a cambi unilaterali

Un capitolo è riservato a come evitare degli arbitrii da parte delle società fornitrici.
“Applicare una normativa più chiara e rigorosa sul divieto alle modifiche unilaterali dei contratti di fornitura energetica, da estendere ai rinnovi e impedendone la risoluzione unilaterale ai fornitori”.

Prezzi, fermare le speculazioni

Liberare il mercato dell’energia (elettricità, gas e carburanti) dalle speculazioni e dalla volatilità dei mercati, chiedono ancora le Associazioni dei consumatori, “disaccoppiando la formazione dei prezzi
di elettricità e gas e fissando valori di riferimento per i regimi tutelati secondo la media ponderata dei costi di approvvigionamento e produzione dalle differenti fonti, imponendo, conseguentemente, una soglia massima di oscillazione dei prezzi sul mercato libero”.

Tagli accise, nuova proroga

non applicare l’IVA sulle accise sui carburanti e contingentarne il carico fiscale alla media europea, è l’indicazione delle Associazioni, che prevedono “sterilizzare l’IVA sulla materia prima fino a un valore
massimo uguale al carico delle accise e prorogare, almeno fino a fine anno, il taglio di 30 cent sulle accise sui carburanti”.

Alimenti e pellets, meno Iva

Rimodulare le aliquote Iva sui generi alimentari e di largo consumo, riducendone sensibilmente il carico, fino al suo azzeramento su alcuni prodotti essenziali includendo il pellets.

Biglietti viaggio, meno cari

Prevedere la deducibilità integrale dei titoli di viaggio per lavoratori e studenti pendolari e forti agevolazioni fino alla gratuità di alcuni servizi e forniture, come mense e libri di testo scolastici.

Controllo sui venditori

Nel lungo elenco di indicazioni c’è anche l’Istituire un Albo dei venditori autorizzati ad operare nel settore dell’energia, “da accreditare in base a requisiti di solidità patrimoniale e garanzie finanziarie, esperienza e competenza industriale, correttezza commerciale, impegno per la sostenibilità”.

Comunità energetiche

Tra le indicazioni, anche quella, che viene anche sollecitata dal mondo agricolo, di “Ampliare le misure di supporto e operare una semplificazione amministrativa per favorire la nascita e la gestione delle Comunità energetiche rinnovabili, anche qualificandone alcuni modelli come Enti del terzo settore, varando subito i decreti e regolamenti attuativi mancanti”.

Fondo per le fasce più povere

Per mitigare il disagio sociale le Associazioni chiedono di Prevedere un Fondo di sostegno per le fasce meno abbienti per la realizzazione di interventi di riqualificazione energetica degli immobili, anche ai fini
dello sviluppo delle energie rinnovabili e del contenimento dei consumi energetici, e per istituire uno specifico intervento di contrasto della povertà energetica.

Sorveglianza e sanzioni

Rafforzare decisamente i compiti di sorveglianza e i poteri sanzionatori delle Autorità indipendenti e di Mr. Prezzi, allargandone il campo d’intervento e le funzioni di coordinamento delle istituzioni centrali e
periferiche dello Stato preposte al controllo, vigilanza e repressione
di abusi e speculazioni.

Comitati nelle prefetture

Infine le Associazioni dei consumatori riconosciute propongono, di “Attivare presso le prefetture dei comitati territoriali di sorveglianza sui prezzi, coinvolgendo i Crcu, per monitorarne l’andamento e contrastare fenomeni speculativi in sinergia con Mr. Prezzi”.

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