Presso la sede di Via Vitorchiano a Roma, si è riunita l’Unità di crisi del Dipartimento della Protezione civile per fare il punto, insieme alle strutture operative e alle Regioni interessate, sull’evoluzione del maltempo, sulle criticità in atto e sulle azioni di prevenzione adottate dalle strutture territoriali di protezione civile, in contatto con le quali il Dipartimento continuerà a seguire l’evolversi della situazione.
Come annunciato dall’avviso di avverse condizioni meteorologiche diffuso nella giornata di ieri, l’area perturbata di origine atlantica che ha raggiunto le aree centro-settentrionali ha determinato una fase di spiccata instabilità, sul Nord e parte del Centro del Paese, con precipitazioni a carattere di nubifragio, ma anche fronti lineari di raffiche di vento, tanto violente quanto estese sul territorio, tipiche di questo tipo di sistemi temporaleschi.
Su queste stesse Regioni, resterà possibile lo sviluppo di nuovi temporali intensi anche a scala estesa. Allo stesso tempo, la coda della perturbazione porterà un transito instabile, con fenomeni meno diffusi ma comunque localmente di forte intensità, sul resto delle regioni centrali, nella fattispecie Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo e Sardegna, dove potranno svilupparsi temporali a carattere sparso, con rovesci di pioggia o grandine, attività elettrica e raffiche di vento.
“Tutto il nostro Sistema – spiega il Capo Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio – segue con la massina attenzione il maltempo che nelle regioni centro-settentrionali ha provocato la perdita di vite umane e ingenti danni. Siamo in contatto con i territori coinvolti e le strutture operative sono pronte a dare il supporto necessario. Mi appello a tutti i cittadini affinché seguano le indicazioni delle autorità locali e le norme di autoprotezione”.