ROMA (ITALPRESS) – "La regola dei due mandati è un monito e un impegno. Un 'monito' perché chi lavora con il Movimento è costantemente invitato a tenere presente che l'incarico che ha avuto non può diventare mestiere di vita. Un 'impegno' perché il Movimento, attraverso la rotazione delle cariche elettive, offre ai propri elettori maggiori garanzie che i portavoce intenderanno la politica come un servizio per i cittadini piuttosto che un'assicurazione per il proprio futuro professionale. Se dovessimo graduare l'operato dei parlamentari sulla base dell'efficacia dell'azione politica, della corrispondenza tra gli impegni assunti in campagna elettorale e risultati ottenuti, i parlamentari che sono rimasti nel Movimento dovrebbero essere confermati tutti, in blocco. Ma purtroppo la democrazia rappresentativa non conosce questo metro di giudizio". Così, in un post su Facebook, il presidente del M5S Giuseppe Conte. "A questo inconveniente – aggiunge – ovvieremo trovando le forme e i modi per valorizzare il patrimonio di competenze ed esperienze dei portavoce. Non è facile accettare questa regola che va contro la natura umana. È difficile mantenere la parola data e seguire un percorso di coerenza. E, tuttavia, quando persone che hanno avuto tutto dal Movimento e sono arrivate dove sono grazie ai principi e alle regole del Movimento – diventando ministri, capigruppo, sottosegretari – decidono di rinnegare tutto questo, potrebbero agire quantomeno con discrezione. Ci risparmino i tentativi di nobilitare questi loro mutamenti di rotta. Ci risparmino le lacrime di coccodrillo, le giustificazioni ipocrite, le prediche farisaiche. Che vadano liberi, in pace, a cercarsi una nuova collocazione. Ma non ci rompano le scatole", conclude Conte. (ITALPRESS). -foto agenzia fotogramma.it- ads/r 31-Lug-22 15:10