lunedì, 23 Dicembre, 2024
Ambiente

Siccità. Coldiretti: urge un piano di intervento. Subito invasi per raccogliere il 50% dell’acqua piovana

Realizzare un piano per i bacini di accumulo. Con la morsa della siccità che non si allenta, la Coldiretti chiede un piano di intervento per ridurre m crescita “esponenziale dei danni alle colture e le misure di
restrizione sull’uso dell’acqua”. “Occorre”, chiede il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, “accelerare sulla dichiarazione dello stato di emergenza nei territori più colpiti ma anche e soprattutto sulla realizzazione di un piano per i bacini di accumulo, poiché solo in questo modo riusciremo a garantirci stabilmente in futuro le riserve idriche necessarie”.

Urgente un piano anti siccità

L’iniziativa di Prandini segue l’annuncio della decisione di istituire un coordinamento tra i Ministeri e la Protezione Civile per fronteggiare l’allarme siccità su più fronti, infrastrutturale, competenze regionali,
eventuali ristori. La situazione nei territori e le previsioni meteo per i prossimi giorni rendono sempre più evidente l’urgenza di avviare un grande piano nazionale per gli invasi che Coldiretti propone da tempo.

Invasi per raccogliere acqua

“Raccogliamo solo l’11% dell’acqua piovana e potremmo arrivare al 50%”, calcola il presidente della Coldiretti, “evitando così situazioni di crisi come quella che stiamo soffrendo anche quest’anno. L’Italia ha
bisogno di nuovi invasi a servizio dei cittadini e delle attività economiche”, insiste Prandini, “come quella agricola che in presenza di acqua potrebbe moltiplicare la capacità produttiva in un momento in cui
a causa degli effetti della guerra in Ucraina l’Italia ha bisogno di tutto il suo potenziale per garantire cibo al Paese”.

Velocizzare le autorizzazioni

Ma per fare ciò è necessario che la questione sia trattata per quella che è, “cioè una vera e propria emergenza nazionale”, sottolinea Prandini, “velocizzando le autorizzazioni burocratiche come fatto, ad
esempio, per il caso del Ponte Morandi a Genova. Solo in questo caso sarà possibile dare una risposta concreta alla sofferenza di imprese e cittadini”.

Danni saliti a 3 miliardi

Nei campi il conto dei danni della siccità è salito a 3 miliardi di euro, secondo una stima Coldiretti, con i raccolti i raccolti bruciati sui terreni senz’acqua mentre esplodono i costi per le irrigazioni di soccorso per salvare le piantine assetate e per l’acquisto del cibo per gli animali con i foraggi bruciati dal caldo.
“Quanto allo stato di emergenza, che avevamo chiesto nei giorni scorsi con una lettera al premier Mario Draghi e che le Regioni hanno condiviso, serve l’intervento del sistema della Protezione civile”, conclude Prandini, “per coordinare tutti i soggetti coinvolti, Regioni interessate, Autorità di bacino e Consorzi di bonifica, e cooperare per una gestione unitaria del bilancio idrico”.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Nel mondo lo spumante italiano batte lo champagne 3 a 1

Marco Santarelli

Turismo, eco-vacanze per 1 italiano su 4

Chiara Catone

Dai fichi turchi ai litchi cinesi: la black list dei prodotti più contaminati

Cristina Gambini

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.