Digitalizzazione, transizione energetica, sostenibilità, biotecnologie, gestione efficiente delle risorse idriche, automazione, sicurezza dei dati, sono solo alcuni temi chiave che sono destinati ad avere un impatto continuativo e significativo sull’economia (e la vita) globale.
Facendo solo uno degli innumerevoli esempi possibili nel campo della sicurezza informatica, secondo una ricerca della società Juniper, dal 2020 al 2025 le auto connesse a livello globale passeranno da 110 a 200 milioni.
Sulla transizione energetica si concentra il nostro futuro, di vita e non solo finanziario. In particolare tutto ciò che riguarda la produzione di energia rinnovabile, l’efficienza e tecnologia energetica, il trasporto e le infrastrutture energetiche; ed in senso più esteso, ma non troppo, smart cities, terra, foreste e alimentazione sostenibile, oceani e sistemi idrici entra nella lente d’ingrandimento dei grandi gestori istituzionali ed internazionali che sempre più, ed in maniera inarrestabile, selezionano aziende che rispondano a requisiti di buona governance e sostenibilità anche per portafogli non prettamente tematici. Secondo una ricerca Markets and Markets del 2020, si prevede che il mercato globale dell’irrigazione a goccia crescerà dai 5,5 miliardi di dollari del 2020 a 9,3 miliardi di dollari nel 2025. Insomma, la sostenibilità è diventata un pre-requisito per essere selezionati.
Digitalizzazione trasversale a tutti gli altri temi
Prima di entrare ad analizzare lo scenario macro, e di lungo periodo, è necessario fare un cenno a quanto sta accadendo in questi giorni sui listini. Negli Usa l’inflazione è salita a Novembre al 6,8%, rispetto al 6,2% di ottobre. Il dato più alto dal 1982, che comunque sembra non aver spaventato le borse, tutt’altro. Il tecnologico Nasdaq ha chiuso con un rialzo di mezzo punto percentuale e, come riportato sul Sole 24 Ore di sabato scorso, molti big del settore hanno approfittato per mettere in tasca importanti realizzi di valore nelle scorse settimane: secondo il Wall Street Journal sono 48 i nomi (dai più ai meno noti) ad aver venduto su un Nasdaq a prezzi molto alti, incassando circa 200 milioni a testa. E allora? Finisce tutto in bolla?
In realtà la digitalizzazione è un processo secolare, inarrestabile, e trasversale. Basti pensare che in un mondo sempre più connesso, miliardi di persone e dispositivi sono on line, determinando un aumento esponenziale di servizi interattivi. Sempre più persone, di anno in anno, accederà a questi servizi, e ciò spinge le aziende digitali a sviluppare software sempre più intelligenti in grado di offrire servizi personalizzati e soluzioni di archiviazione dati sempre più efficaci.
L’importanza degli asset di vita, ancor prima di quelli di portafoglio
Tutti i temi sin qui sommariamente citati ed esaminati, possono entrare nel portafoglio e nelle scelte d’investimento, ma per capirlo è necessario sempre analizzare i cicli di vita del risparmiatore, in quale di essi il cliente si trovi; la sua propensione al rischio e le sue aspettative per il futuro: non solo in campo finanziario, ma ancor prima in ambito famigliare, lavorativo, aziendale e patrimoniale nel senso più esteso del termine. Solo dopo un’attenta ed accurata analisi di possono scegliere gli strumenti ed i temi, in grado di traghettare le persone da dove si trovano a dove potrebbero e vorrebbero trovarsi nel futuro.
