Il Mediterraneo al momento dell’allargamento dell’Unione Europea ha assunto due alternative, ben diverse tra loro. La prima è quella di considerare il Mediterraneo principalmente come una questione di sicurezza; la seconda è quella di considerare il Mediterraneo come una nuova area di cooperazione, in cui stabilire delle relazioni speciali nel contesto di una più ampia politica del vicinato, che dovrà riguardare tutto l’arco delle regioni vicine all’Unione, dal Maghreb alla Russia.
Ampliando ed amplificando questa già consolidata visione europeista, si sviluppa il grande assioma che caratterizza Macroregione Mediterranea, sviluppando azioni di inclusione e di cooperazioni, di rete e di scambi, in una nuova visione globale interculturale. In tale ottica, il Mediterraneo con tutte le sue diversità diventa una cerniera di pace e di cooperazione, il centro di un’ampia regione politica ed economica che va dalla Spagna al Mar Nero e al Golfo Persico, partendo non da una posizione eurocentrica, chiusa e unilaterale, ma in base a una certa idea di co-appartenenza che già, esiste all’interno dei processi in corso e che va però rafforzata con decisione e coraggio.
Quindi Macroregione Mediterranea intervenendo con la sue azioni favorisce gli scambi, le interazioni e le sinergie tra i vari partners, favorisce il rafforzamento reciproco tra azione politica, cooperazione economica e dialogo tra culture e civiltà. consente di riunire attorno allo stesso tavolo governi altrimenti lontani. Quanto alla cooperazione, essa permette di tenere conto delle particolarità e dei bisogni specifici di ogni partner nella realizzazione degli obiettivi regionali comuni. Attraverso la governance multilivello la collaborazione è assicurata. Le Macroregioni sono nuove forme rafforzate di governo della Unione Europea, perché facilitano il consenso su temi di interesse comune, tra realtà territoriali di Stati membri appartenenti ad una stessa area, anche coinvolgendo realtà territoriali extraeuropee.Promuovono e sviluppano azioni in campi di interesse comune quali economia, ambiente, energia, salute, trasporti, istruzione e cultura, lotta alla criminalità, ricerca e innovazione, assistenza sociale, tutela dei minori, turismo. Sono strumenti comunitari nati con lo scopo di favorire la partecipazione al processo decisionale non solo degli Stati ma anche delle Regioni, degli Enti Locali e della Società Civile in aree geografiche circoscritte, promuovono sinergie piuttosto che discriminazioni e sovrapposizioni.
VALORI E PRINCIPI
Macroregione Mediterranea si pone come attore principale per rafforzare tale strategia, partendo dai vari interessi comuni tra paesi del Mediterraneo, col riconoscimento in tutta l’area mediterranea di quei valori e quei principi che sono alla base della stessa costruzione europea, a cominciare dai diritti umani, la cui accettazione costituisce un importante mezzo per rafforzare la credibilità della proposte politiche dei paesi mediterranei. Quindi tra gli obiettivi troviamo – oltre ad una liberalizzazione degli scambi commerciali delle regioni vicine, fattore di modernizzazione dei sistemi economici e sociali, – il dialogo interculturale che assume un ruolo fondamentale e centrale. L’interazione dei vari paesi non è solo un elemento di politica estera, ma è un potente fattore d’integrazione e d’inclusione dei milioni di immigrati.
POLITICA TRANSNAZIONALE E TRANSFRONTALIERA
La Macroregione Mediterranea concretizza una cornice evoluta della politica transnazionale e transfrontaliera all’interno della quale dare maggiore coerenza alle iniziative già esistenti, oltre a sviluppare una programmazione con le proprie risorse. In particolare la Strategia Macroregionale nel Mediterraneo è l’evoluzione degli strumenti idonei a definire un quadro globale per la dimensione territoriale delle politiche mediterranee per il periodo 2021-2027, completamente diversa rispetto alle iniziative delle altre Macroregioni Europee. Gli interventi concordati in ambito Macroregionale possono essere sostenuti dai Fondi Strutturali e da investimenti europei per affrontare le sfide comuni relative alle citate aree geografiche. Gli Stati che rientrano in una Macroregione possono appartenere oppure no all’Unione Europea. L’azione di Macroregione Mediterranea, dunque, pone nel dialogo interculturale un pilastro significativo per farsì che la conoscenza delle varie culture e le specificità dei paesi mediterranei siano motore di inclusione, integrazione oltre che interazione.
NUOVI INCENTIVI E FLESSIBILITÀ
Elementi, questi, che pur già presenti nella strutture politiche esistenti hanno bisogno di nuovi incentivi e di maggiore flessibilità. La costituzione di Macroregione Mediterranea a fianco agli incentivi, stimola in modo ancora più deciso quelle riforme interne che sono assolutamente indispensabili per permettere ai paesi mediterranei di beneficiare pienamente dei rapporti bilaterali con l’Unione e dell’apertura economica e commerciale, promuovendo un nuovo ed unico concetto “macro-politico” globale, sintesi di cooperazioni e di sinergia dei paesi del Mediterraneo aderenti, per costruire una vera e propria relazione speciale ed integrata. Una nuova forma di governare e non di governo, che trova nella partecipazione diretta uno dei pilastri fondamentali per affrontare gli svariati temi dei paesi Europei e non, attraverso il superamento dei limiti burocratici esistenti. Un nuovo sistema socio-politico che basandosi sulla integrazione multiculturale dove etnicità e multiculturalismo, considerate due forme correlate d’ideologia sociale e strumenti rigidi di classificazione, si contrappongono alla nuova ed elastica visione macropolitica adottata da Macroregione Mediterranea, basata su un progetto dove le culture europee e non, pur mantenendo la propria identità socio-politica-culturale, si aprono reciprocamente e apprendono le une dalle altre in un’interazione dinamica, attraverso un interscambio produttivo, creativo e costruttivo.