La migliore compagnia, quella più autentica, si riconosce quando stando insieme si può anche stare da soli. Stare da soli ma insieme significa non avere necessariamente bisogno di parlare; vuol dire aver costruito con l’altro…
Ho sempre creduto fermamente che l’incontro non fosse un caso ma un dono. E non un dono frutto della provvidenza, bensì un richiamo tra simili; come una sorta d’irresistibile forza calamitante che genera…
“Le gambe sull’asfalto di Roma nel vento di mare, di pini nel nostro anno tra la guerra e il duemila” si muovono nell’estate del 1950, da cui il brano prende il titolo – mentre, passando da Piazza Farnese, associo queste parole ascoltate in…
La lotta forse sempiterna e al contempo più ostinata cui profondere energie, è quella con noi stessi. Quella capace di originare i fraintendimenti tra noi e gli altri, di innalzare muri sempre più spessi e più profondamente radicati nel terreno, senza avere…
“Occhi – e nient’altro. Occhi – e il resto a parte. Quest’altro resto era poco: praticamente niente” scriveva la Cvetaeva in Una serata non terrestre; riportandomi nella loro irrealtà: nel mondo immaginifico che risiede negli occhi. Non in tutti gli occhi, naturalmente.…
E’ un fatto intuitivo ed involontario: irriflesso; quello di avvertire un bisogno, che nulla ha a che fare con l’istintività, né con i suoi impulsi: è piuttosto la necessità dell’altro, sedimentata nello spirito e pure nella carne. Si tratta forse dell’unico genere…
Nel Matrimonio del cielo e dell’inferno William Blake scrisse, rivolgendosi ai più puri: “Sii sempre pronto a dire ciò che pensi e il meschino ti eviterà”. Non è un caso, credo, che il termine tradotto sia proprio questo; quasi a sottolineare la…
Siamo cresciuti in un sistema caratterizzato dall’univoco ed indissolubile comandamento del raggiungimento del risultato, che annulli completamente il suo mezzo; dell’ultimo fine in quanto tale, a discapito del procedimento. Ci hanno insegnato che il processo tramite cui raggiungere uno scopo non ha…
A giugno guardiamo la pioggia come una sorta di fenomeno paranormale, come fosse sempre la prima volta, soprattutto qui a Roma. Eppure proprio qui la pioggia di giugno arriva quasi sempre prima della metà del mese e sotto forma di diluvio tropicale:…
Spesso mi sono domandata – e troppo spesso senza venirne a capo – perché i più fastidiosi fraintendimenti nascessero proprio tra chi avrebbe avuto invece maggiore urgenza d’intendersi; perché la necessità che qualcuno che stimiamo ci comprenda, resti quasi sempre sospesa senza…
Se la sopravvivenza di un popolo – come disse Milan Kundera al IV Congresso dell’unione degli Scrittori in Cecoslovacchia nel giugno 1967 e scrisse nel suo Occidente prigioniero – dipende dalla forza dei suoi valori culturali, potremmo facilmente traslarne il significato ad oggi. Confermandone in parte…
Quando Giovanni Falcone disse “In Sicilia la mafia colpisce i servitori dello Stato che lo Stato non è riuscito a proteggere” compì, nel suo percorso già rivoluzionario, un’altra, nuova, particolare rivoluzione: reale eppure metafisica al contempo. Falcone in questi termini spogliò infatti il concetto di mafia…