domenica, 17 Novembre, 2024
Attualità

Ripresa più forte con più donne al comando

In settimana ha fatto notizia il rapporto di Credit Suisse che ha messo in luce come il Covid ha aumentato le disuguaglianze. Senza entrare nei tecnicismi dello studio, secondo l’istituto bancario le famiglie più ricche hanno beneficiato di più della risposta politica alla pandemia.


Il divario sociale si è allargato
al punto che “Il contrasto tra ciò che è accaduto alla ricchezza delle famiglie e ciò che sta accadendo all’economia in generale non avrebbe mai potuto essere così netto”.

 

RIDURRE IL COSTO DELLE DISUGUAGLIANZE

Non abbiamo bisogno di economie fragili. Bisogna invertire il trend. Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, presentando il Piano di Rinascita Nazionale, ha dichiarato che siamo all’alba di una nuova stagione economica e che adesso “dipende in larga parte da noi”.

In tema di disuguaglianze sociali ha sottolineato come, nell’opera di ricostruzione, l’attenzione dovrà essere massima per le parti più deboli della società, donne in testa. Se da un lato sono stati pensati specifici interventi per favorire la piena occupazione femminile, dall’altro Draghi sostiene che non basterà e auspica un cambio di cultura radicale che possa vedere sempre più donne ai posti di comando.

Solo una questione di politicamente corretto? A guardare bene, no. Secondo uno studio di Boston Consulting Group, uno dei leader mondiali nella consulenza strategica alle imprese, le aziende con almeno tre donne in posizioni apicali fanno riportare migliore gestione, maggiore profitto e una maggiore propensione all’innovazione.

QUESTIONE DI DIVERSITA’

In parole povere, in un ambiente di lavoro dove la diversità è premiata a beneficiarne è la performance aziendale. Niente di nuovo sotto il sole, è pieno di studi scientifici che confermano di come il business ha bisogno di diversità che sia di genere, culturale, geografica, professionale e via dicendo. E sono, infatti, le aziende che non mettono questo fatto al centro a riportare le perfomance peggiori. Eppure.

Insomma, finché non si risolve questa questione, le nostre economie saranno tutte più fragili, ad appannaggio dei pochi e soliti noti. Per fortuna qualcosa sta cominciando a cambiare dal basso. Per esempio, sono molti gli investitori, siano questi business angel o più semplicemente gente comune sulle piattaforme di crowdfunding, che scelgono di investire in startup dove la diversità è uno dei pilastri del progetto imprenditoriale.

Che sia un’inversione di rotta? Chissà. Noi ci speriamo. Certo ci vuole tempo e non si deve correre il rischio di una discriminazione in positivo, dove a essere favoriti siano solo le parti al momento più deboli, altrimenti saremmo punto e a capo. Occorrono, come sempre, bilanciamento, moderazione e una grande opera di buona volontà. E questo dipende in larga parte da noi.

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