Un balzo record atteso ma non di queste proporzioni. Nei primi quattro mesi del 2021 le compravendite immobiliari residenziali sono aumentate rispetto allo stesso periodo del 2019 per il 51% degli operatori immobiliari.
Secondo l’Ufficio Studi della Fimaa, la Federazione italiana mediatori agenti d’affari di Confcommercio-Imprese per l’Italia, l’incremento si rafforzerà ulteriormente recuperando quasi per intero le oltre 46mila transazioni perse nel 2020, con un +8% di compravendite e prezzi in risalita dell’1,9% rispetto all’anno precedente.
Forte incremento
L’incremento della domanda, sottolinea la Federazione, è un “segnale evidente di una fase di ripresa del settore alimentata dall’emergenza sanitaria, che ha imposto di vivere maggiormente la casa sia come ufficio sia come svago, e dal Superbonus 110%. Questo soprattutto nel Centro e Nord Italia e nelle province a media densità abitativa (popolazione tra 300 e 500mila abitanti)”. Il 65% degli interpellati riferisce che vuole l’abitazione acquistare vicino al capoluogo, purché dotata di un giardino privato (27,4% dei casi) o una terrazza (25,5%). Se le condizioni economiche della famiglia lo permettono, si sceglie una villa o un villino (14,3%). Il balcone è indicato nel 7,5% delle risposte, mentre per l’1,4% ci si accontenta del giardino condominiale.
Superbonus e smartworking
Le condizioni di mercato e lo smartworking fanno scegliere in quasi l’11% dei casi una stanza (o più) da adibire a ufficio e si guarda con interesse a immobili da ristrutturare grazie alle misure governative del 110% (12,9%).Per quasi il 60% degli intervistati la nuova misura del superbonus al 110% potrà dare impulso al mercato degli appartamenti da ristrutturare, alimentando l’intero comparto immobiliare.
I mutui
Sul fronte dei finanziamenti, nonostante il forte incremento di liquidità nei depositi bancari nel 2020, la maggioranza delle compravendite (82,3%) si accompagna a una richiesta di mutuo pari all’80% del valore dell’immobile. Le richieste di mutuo al 100% del valore sono pochissime, soprattutto al Sud e Isole. Pochissime anche quelle al 50%, concentrate soprattutto al Nord.
Case vacanza
Per il 62% degli agenti immobiliari ci sarà un aumento delle transazioni per le seconde case rispetto al 2019, a causa degli effetti della pandemia e dello smartworking nella sfera psico-sociale dei clienti-consumatori, sempre più orientati ad abitare tutto l’anno le seconde case (70,5% di risposte), soprattutto al Centro-sud La forte richiesta produrrà, nel corso del 2021, un’impennata media dei prezzi pari al 44% rispetto al periodo pre-Covid.
Risparmi e mattone
Per sei italiani su dieci l’investimento immobiliare resta il più sicuro e vantaggioso, capace di resistere anche ai lunghi periodi di lockdown forzato. A sostenere il settore, diversi fattori fra cui le recenti misure per i mutui prima casa ai giovani under 36 contenute nel decreto Sostegni bis e le nuove misure per il superbonus 110%. “Crediamo”, commenta il presidente nazionale Fimaa, Santino Taverna, “che il superbonus possa rappresentare una leva strategica per il rilancio del settore e della sua filiera. Siamo fiduciosi che il governo si metta al lavoro per un piano di riordino e riduzione della tassazione immobiliare”.