“Non è stato semplice revocare uno sciopero voluto dalla stragrande maggioranza dei colleghi. Ci rendiamo conto di aver creato qualche ‘mal di pancia’, ma ogni scelta importante e delicata comporta anche questo rischio. Lo sciopero dei commercialisti è stato revocato semplicemente perché l’obiettivo è stato raggiunto: ci siamo seduti al tavolo con il Ministero dell’Economia e l’Agenzia delle Entrate per riformare il sistema fiscale italiano. Siamo tornati centrali, come categoria, nelle trattative e nel dibattito, elemento per noi fondamentale e strategico, anche più del rinvio delle scadenze e delle altre richieste formulate: da oggi, infatti, non si potrà prescindere dalla nostra presenza ai tavoli tecnici”. Lo afferma Matteo De Lise, presidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili.
“L’ultima decisione è stata quella di revocare anche la manifestazione del 15 settembre a Roma. Anche questa scelta è stata dibattuta sia al tavolo dei sindacati che all’interno della Giunta dell’Unione. Lo abbiamo fatto per lanciare un segnale di fiducia alla politica, in vista dell’incontro del prossimo 7 ottobre con il Ministro Gualtieri”, evidenzia De Lise. “Questa data potrà essere storica soltanto se, dopo anni di richieste senza successo, inizieremo a lavorare insieme e con la massima unità (da Napoli a Bergamo, da Aosta a Catania, da Pisa a Padova) per dare un senso al nostro sistema fiscale e dignità alla nostra professione. Se questa fiducia venisse tradita, state pur certi che la nostra reazione non potrà che essere clamorosa. E lo faremo ancora tutti insieme”.