Da “Polsi Ambiente”, proposte concrete per battere le illegalità e rendere i rifiuti una risorsa. Le nuove tecnologie sono sicure ed efficienti, la svolta è necessaria e utile al Paese

Essere presenti a Polsi 2025, significa entrare in un mondo dove l’ambiente in tutte le sue declinazioni, le tutele giuridiche, la lotta alle ecomafie, le nuove opportunità tecnologiche offerte dai termovalorizzatori, il futuro dell’energia con il nucleare come scelta più sicura ed efficiente, sono gli argomenti che ci aprono ad un futuro che dobbiamo realizzare. Già dal titolo: “Più diritti per la tutela ambientale”, proposto dall’avvocato Tommaso Marvasi, promotore e coordinatore del progetto ʼPolsi Ambienteʼ, siamo proiettati verso scenari innovativi e percorribili. Vogliamo così rilanciare anche con le nostre proposte i temi e i problemi sollevati da Claudia Salvestrini, direttore generale del consorzio PolieCo, a cui va dato il merito di essere non solo una protagonista in un settore difficile ma di aver intrapreso una lotta serrata contro gli inquinatori e l’illegalità. “Non ci sono famiglie mafiose dietro i traffici illeciti, ma imprenditori deviati del Nord, che trovano consenso e complicità locali”, puntualizza Salvestrini, “Il vero problema è la carenza di impianti: l’Italia produce rifiuti, ma non ha dove riciclarli”.
Una Italia più pulita e bella
Il tema dell’ambiente come risorsa da questo giornale è molto avvertito e ci impone di dire la nostra per un’Italia più pulita, più accogliente e più sicura. Per salvaguardare l’ambiente e costruire un futuro energeticamente sostenibile, il Paese ha bisogno di dotarsi di infrastrutture moderne ed efficienti. Due strumenti fondamentali in questa transizione sono i termovalorizzatori di ultima generazione e le nuove centrali nucleari sempre più efficienti e sicure.
La svolta necessaria
I termovalorizzatori moderni, è bene sottolinearlo, non sono più i vecchi inceneritori altamente inquinanti. Oggi, grazie a tecnologie di filtraggio avanzate e al monitoraggio in tempo reale delle emissioni, i termovalorizzatori di nuova generazione riescono a trasformare i rifiuti in energia riducendo drasticamente l’impatto ambientale.
L’esempio della efficienza di questi sistemi ci arriva da altri Paesi, come la Danimarca e la Svezia, dove oltre il 50% dei rifiuti urbani viene convertito in energia attraverso termovalorizzazione. In Italia, invece, solo circa il 18% dei rifiuti urbani viene smaltito in questo modo, e la distribuzione è fortemente squilibrata: al Nord si trovano 26 dei 37 impianti attivi, mentre al Sud vi è una grave carenza.
Contrastare le illegalità
Ma c’è di più, ed entriamo nel tema di grande rilevanza affrontato a “Polsi ambiente 2025”, sul come sottrarre spazio alle illegalità che gravano sul traffico e riciclo dei rifiuti.
Serve un controllo pubblico degli impianti e solo così si possono contrastare i traffici illeciti Che invece diverrebbero una risorsa per i territori, in quanto ciò che può essere riciclato sarà riutilizzato, mentre ciò che deve essere smaltito sarà fatto in sicurezza e vantaggio economico.
L’impegno del ministro Pichetto Fratin

C’è un altro aspetto che ci preme evidenziare e che in questi giorni viene dibattuto in modo corretto grazie all’impegno del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, quello dell’energia nucleare e dei nuovi impianti che garantiscono un approvvigionamento sicuro e efficiente. I nuovi sistemi e Centrali nucleari hanno una tecnologia per erogare un’energia stabile e a basse emissioni. Ne abbiamo un esempio negli impianti come quelli di quarta generazione o i reattori modulari (SMR), sono progettati con standard di sicurezza avanzatissimi, sistemi di auto-raffreddamento e riduzione drastica dei rifiuti radioattivi. Se guardiamo ancora fuori dall’Italia, c’è la Francia, che realizza circa il 70% della sua energia elettrica dal nucleare. È una chiara dimostrazione di come sia possibile unire, sicurezza, stabilità energetica e basso impatto ambientale.
Meno impatto e più efficienza
Anche sotto il profilo ambientale abbiamo un riscontro positivo, se valutiamo l’impatto attraverso il sistema IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), l’energia nucleare è una delle fonti a più basse emissioni di CO₂ lungo l’intero ciclo di vita (12 gCO₂eq/kWh), paragonabile o perfino inferiore a quella dell’eolico e molto inferiore rispetto al gas naturale (490 gCO₂eq/kWh).
Il nucleare garantirà energia
Altra questione troppo spesso sottaciuta, sono i limiti delle energie rinnovabili, parliamo di pannelli fotovoltaici, di pale eoliche, che offrono poca energia, e soprattutto a intermittenza e dipendenza da condizioni ambientali.
Le energie rinnovabili come l’eolico e il solare sono declamate per la transizione ecologica, ma presentano limiti strutturali che ne rendono difficile una totale affidabilità per il fabbisogno nazionale. Se entriamo nel merito abbiamo la possibilità di mettere in evidenza i limiti delle energie rinnovabili, senza nulla togliere di fatto che possono essere complementari ma oggi non garantirebbero il fabbisogno anche minimo nazionale. Le pale eoliche producono energia solo quando c’è vento sufficiente. In Italia, l’eolico copre circa il 7% del fabbisogno elettrico, ma con grande variabilità. Mentre va ancora peggio per i pannelli solari che dipendono dalla radiazione solare e quindi producono meno energia nei mesi invernali e durante le ore notturne. Nonostante una crescita importante (coprono circa il 10% della produzione elettrica nazionale), servono enormi superfici per ottenere potenze comparabili e necessarie a prezzi. ragionevoli come reclamano le imprese italiane che per l’energia spendono anche il doppio dei loro concorrenti europei.
Dalle proposte alle realizzazioni
Gli incontri di “Polsi ambiente”, ci indicano la strada per il futuro se vogliamo davvero un’Italia più pulita, sicura e autonoma dal punto di vista ambientale ed energetico. Dalle riflessioni, confronti e iniziative ora è il momento di passare all’azione realizzando con urgenza innovazioni e progetti. Solo così possiamo eliminare le illegalità, le emissioni inquinanti e garantire un futuro energetico sostenibile e competitivo per il nostro Paese.